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Nuovo dirigente: «non è chiaro un bel nulla». Contrattacco delle opposizion

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Continua a far discutere (e non poco) la scelta dell'Amministrazione comunale di procedere all'assunzione (tramite art.110 Tuel) un nuovo dirigente da destinare all'area economico-finanziaria dell'Ente: uno dei settori più critici e delicati per la terza città della Calabria ancora in fase di armonizzazione di bilancio dopo la fusione dei due comuni. Ad aver lanciati per primi il sasso nello stagno sono stati, nei giorni scorsi, i consiglieri comunali della minoranza di centrosinistra (leggi anche Nuovo dirigente: cambiano gli uomini ma non le abitudini. Opposizione sugli scudi). A difesa dell'attività amministrativa e a difesa di un procedimento, ritenuto da molti incoerente con la linea politica del sindaco Stasi, erano saliti in cattedra Tonino Caracciolo e Titti Scorza, ponendo in evidenza «palesi differenze» tra le scelte - in materia di assunzione di nuovo personale - optate dall'allora giunta Mascaro e quelle dell'attuale Esecutivo (leggi anche Nuovo dirigente, Caracciolo e Scorza difendono l’operato di Stasi: «Nette differenze col passato»). Oggi ritornano sugli scudi i consiglieri di opposizione Gino Promenzio, Aldo Zagarese, Rossellina Madeo e Francesco Madeo e insieme a loro anche il coordinamento ionico della Lega Salvini. «Quanto scritto da Caracciolo - dicono i consiglieri di minoranza - lascia oltremodo perplessi  dando  la certezza di voler difendere l’indifendibile e lo fa mentendo  sapendo di mentire... Basta prendere visione sol dell’elenco  dei partecipanti per rendersi conto agevolmente che nella graduatoria, risulta  anche il Dott. Silvio Campana,  noto  funzionario del Comune di Corigliano Rossano – Ufficio Tributi, persona qualificata e di risaputa esperienza nel settore, la cui nomina ai sensi del 110 avrebbe determinato un prevedibile risparmio di risorse economiche per l’ Ente che invece dovrà  esborsare circa 92 mila euro in più, per anno.Questa è l’onesta intellettuale sbandierata da Caracciolo che in maniera inesatta scrive “al bando a differenza di quanto  ritengono i 4 consiglieri  non ha partecipato alcun funzionario interno al Comune”». «Ancora -prosegue la nota - il Dott. Antonio Lefosse, Dirigente dipendente comunale interno, fingono forse di non sapere che lo stesso è vincitore di concorso per il Servizio Finanziario, con contratto a tempo pieno pertanto percettore di stipendio per quel dato settore per cui è stato assunto;  pertanto quest’ultimo non avrebbe dovuto partecipare assolutamente  ad alcun bando proprio perché soggetto titolato in forza alla pianta organica dell’Ente, per quello specifico Settore». C'è poi un altro dato, finora inedito, che rilevano dall'opposizione. Si tratta di una clausola prevista dal famigerato articolo 110 del Tuel che sancisce espressamente come l'affidamento dell'incarico possa avvenire solo "verso soggetti di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto di incarico" oltre che - dato altrettanto importante - "solo in assenza di professionalità analoghe presenti nella pianta organica dell'ente". Inoltre per completezza,  la Corte dei conti, con recenti sentenze ( 21 marzo 2019 n. 54) restringe ancor più il campo di applicazione  dell’art. 110  c. 2 Tuel, precisando che questo può essere evocato solo laddove l’ente possa gestire funzioni  non tipiche e temporanee: «un esempio - precisano Promenzio, Zagarese, Rosellina Madeo e Francesco Madeo - potrebbe essere l’allestimento di una struttura gestionale chiamata a svolgere funzioni connesse  ad un progetto finanziato dei Fondi strutturali Ue o da norme particolari e speciali, chiamato a cogliere specifici risultati e ad essere chiuso una volta concluse e rendicontate le attività». Insomma, la questione sarebbe tutt'altro che chiara e semplice nella gestione. E di questo ne ha fatto ammenda anche il coordinatore ionico della Lega, Paolo Lamenza, che in maniera ancora più diretta, a riguardo, scrive che «le politiche sul personale del Sindaco Stasi, fanno a dir poco pietà». E rincara la dose: «Non si è ancora spenta l’eco di quando voleva nominare un Ispettore di Polizia Dirigente della Municipale. La dirigente delle politiche sociali - aggiunge - è stata selezionata per volontà del Commissario per la fusione Bagnato e tale atto, fu fortemente  criticato dallo stesso  Stasi, che, eletto Sindaco, l’ha poi prorogata fino a gennaio 2020 e poi fino alla fine dell’anno (tutto questo per circa 90mila euro pro anno). Alla stessa dottoressa, laureata in lettere, è stata affidata anche l’area amministrativa, mentre con Bagnato anche gli affari generali! Altro precario reclutato con 110, l’ingegnere Francesco Amica, pure lui messo li dal Commissario Bagnato per equilibrare la nascita o residenza dei Dirigenti, criticato da Stasi prima, poi confermato da lui come sopra. New entry, l’istruttore direttivo del comune di Feroleto Antico,(2137 abitanti) Dott. Danilo Fragale, nativo di Lamezia. A Lui hanno assegnato un super ministero: Settori 6, 7 e 8, forse pensando che non si trattasse dei settori: Bilancio e servizi finanziari; Tributi e dulcis in fundo Patrimonio e Appalti del terzo comune della Calabria, ma di quelli di piccoli paesi. Chiarisco a quanti si sono arrampicati sugli specchi per dire che hanno denunciato la passata amministrazione rossanese per un 110 sul filo di lana - aggiunge Lamenza - che, anche quelli della dpottoressa De Rosis e dell'ingengere Amica erano in zona Cesarini e dovevano essere considerati scaduti. Il resto dei dipendenti rimane a guardare, senza posizioni organizzative da mesi, senza attribuzione di progressioni dovute per contratto, gli stabilizzati di categoria C a 18 misere ore mensili insomma con una disorganizzazione che dequalifica la macchina comunale. Saranno gli organi di controllo a verificare la legittimità di tanto».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.