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Trebisacce, scoppia il “caso” tra Petta e Mundo

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A meno di 60 giorni dall’inizio del mandato politico nell’esecutivo di Trebisacce guidato dal sindaco Franco Mundo scoppia il primo caso di insubordinazione. Se ne è reso protagonista il consigliere di Maggioranza Andrea Petta. Che denuncia da parte del sindaco «comportamenti che mortificano ruoli e competenze. Che ledono regole basilari e democratiche. E denotano soprattutto, ciò che è più grave, assenza di rispetto per le persone». Ritenendosi «intimamente offeso e ferito nella dignità personale», ha invitato il primo cittadino, «qualora ne abbia il coraggio», di assumersi la responsabilità politica di revocargli le deleghe a Bilancio e Cultura. Riservandosi di rimettere personalmente le deleghe qualora ne sussistessero ancora le condizioni. Fermo restando la sua volontà di rimanere, per rispetto verso gli elettori, tra le fila del consiglio comunale. Valutando caso per caso se dare la sua approvazione ai provvedimenti di volta in volta sottoposti al vaglio dell’organo consiliare. In pratica il consigliere Andrea Petta si è ribellato, citando alcuni casi particolari già verificatisi in questo primo scorcio di consiliatura, al fatto che sarebbero state assunte decisioni inerenti le sue Deleghe senza essere stato né coinvolto né preventivamente informato. Per la verità qualcosa era emerso nel corso del recente consiglio comunale. Allorquando ad illustrare gli argomenti all’o.d.g, tutti afferenti al Bilancio dell’ente, era stato il sindaco in prima persona e non già il delegato al Bilancio. Segno evidente che il malumore del consigliere Petta era già in atto.
TREBISACCE, PRIMO CASO DI INSUBORDINAZIONE
Non si tratta per la verità di un ammutinamento vero e proprio ma poco ci manca. Perché l’avv. Petta in pratica ha preso le distanze dal presunto decisionismo del sindaco. Avanzando la perentoria richiesta di «un cambio di passo, di un sostanziale mutamento di atteggiamento. E della necessità di sottoporre al vaglio della Maggioranza che la sostiene tutte le decisioni di fondamentale importanza per la vita dell’Ente. Il processo di formazione delle decisioni nell’ambito delle funzioni delegate – secondo l’avv. Petta - dovrebbe essere, infatti, frutto di consultazione. Nell’ottica di una gestione democratica, condivisa e partecipata dell’attività amministrativa». Nello specifico il consigliere Petta lamenta il fatto che nel Cartellone estivo sono stati inseriti eventi di natura culturale senza essere stato informato e che il budget di spesa degli eventi è stato aumentato da 40mila a 80mila euro senza che il Delegato al Bilancio ne sapesse niente. «Non mi riferisco naturalmente alla scelta del cantante, - ha aggiunto Petta aprendo un focus di discussione su contenuti e metodi dell’attività amministrativa - ma penso alla recente mobilità di una figura dirigenziale in ingresso nella dotazione organica dell’Ente, decisione che impegnerà le casse del  Comune per decenni (!) e di cui i componenti della Maggioranza non presenti in Giunta hanno avuto notizia soltanto dall’Albo Pretorio dell’Ente». Fonte: La Provincia di Cosenza
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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