di MAGRITTE
Dissesto idrogeologico. Gap infrastrutturale. Disoccupazione. Immigrazione. Etc. Sono soltanto alcune delle emergenze, epocali per usare un aggettivo ricorrente nelle dichiarazioni del sindaco di Corigliano Geraci, sulle quali si deve confrontare, come mai accaduto prima nella storia del regionalismo, il governatore Oliverio. Eppure, come se non fosse, questo, il quadro allarmante nel quale si trova ad operare l’attuale giunta regionale, ipotecata come tutte le altre da una pericolosa macchina burocratica che nessuno ancora prende seriamente di mira, l’ossessione di sindaci e corporativismi locali, par’esser diventata ancora una volta una soltanto: occuparsi di sanità. Che in Calabria, purtroppo, al di là dei richiami alla Costituzione, è sempre stata cosa ben diversa dal difendere il diritto delle popolazioni alla salute ed alle cure. Ma Oliverio questo lo sa. Impossibile tornare indietro.