4 ore fa:Sibari, il Canale degli Stombi torna navigabile
3 ore fa:Approvata la mozione sulla dinamicità dei fondi Europei, Molinaro: «Più qualità istituzionale»
1 ora fa:Processioni dei misteri, il Comune di Co-Ro ha emanato le ordinanze per la disciplina del transito veicolare
2 ore fa:Coldiretti Calabria: «L'acquisto di cibo, direttamente dal produttore, garantisce maggiore fiducia»
1 ora fa:Riaperto (finalmente) al traffico veicolare il Ponte Saraceno a Trebisacce
4 ore fa:Nuovo Ospedale della Sibaritide, si materializzano i soldi: 236 milioni di euro pronti ad essere subito investiti
46 minuti fa:Unioncamere Calabria, oggi il roadshow “Infrastrutture e intermodalità: leve competitive per gli imprenditori calabresi”
3 ore fa:Non essere chi sei. È uscito il nuovo libro dello scrittore cariatese Francesco Talarico
2 ore fa:Operazione Athena, annullata l'ordinanza per Luca Laino
16 minuti fa:Ripartono i lavori dell'ospedale della Sibaritide, Forza Italia Co-Ro: «Occhiuto ha individuato le risorse»

SAN SOSTI (CS): SEQUESTRATI 15MILA METRI DI BOSCO E 2MILA QUINTALI DI LEGNAME

1 minuti di lettura

Un’area boschiva di quindicimila metri quadri e oltre 2000 quintali di legname sono stati posti sotto sequestro dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Sant’Agata d’Esaro. Il provvedimento è avvenuto a seguito di un controllo effettuato in località “Pettoruto” di San Sosti, zona ricadente all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Pollino. Sull’area del demanio comunale interessata al controllo era stato autorizzato un progetto di taglio eseguito da una ditta boschiva di Acri che avrebbe dovuto avere scadenza a febbraio 2016 grazie ad una proroga dello stesso Comune. Cosa che invece non è avvenuta in quanto la ditta non avendo finito i lavori per tempo e non potendo avere ulteriore proroga ha proceduto ad abbattere tutte le piante oggetto del taglio lasciandole sul letto di caduta per il successivo esbosco. Si tratta di una questione tecnico-economico-autorizzativa, infatti i Comuni per procedere ad ulteriori utilizzazioni dei boschi devono dimostrare alla Regione (che autorizza) che con i proventi relativi alle vendite, si provvede a redigere i Piani di Gestione dei propri boschi; diversamente la Regione non fornisce autorizzazioni per i tagli. Nello specifico la comunicazione di fine dei lavori prevista per febbraio è stata ritardata ed inviata al Comando Stazione Forestale solo nei giorni scorsi, quindi nel mese di Aprile, sicché il reparto ha quindi provveduto al controllo della regolarità del procedimento, evidenziando come questa, pur non essendo in possesso di proroghe avrebbe proceduto comunque per ultimare i lavori. Pertanto è stata posto sotto sequestro l’area boschiva (circa un ettaro e mezzo) dove sono stati effettuati gli abbattimenti e il materiale legnoso. Appropriazione indebita aggravata, il principale reato riscontrato, per l’amministratore unico dell’impresa esecutrice dei lavori e per i dipendenti quali esecutori materiali. Possibili problemi anche per l’Ammministrazione comunale che non ha impedito la continuazione delle lavorazioni all’interno del lotto del bosco Pettoruto, nonostante con atto pubblico ne era stata dichiarata la chiusura definitiva a febbraio scorso. Le indagini sono ancora in corso per i possibili risvolti economici conseguenziali sui bilanci dello sfruttamento del demanio forestale del Comune di San Sosti.

(Fonte: comunicato Corpo Forestale dello Stato)

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.