1 ora fa:Il rossanese Domenico Tedesco sarà premiato dall'associazione Peter Pan
2 ore fa:«Investire nell'aeroporto di Crotone per sviluppare collegamenti internazionali, specialmente con la Germania»
3 ore fa:San Francesco di Paola: un insegnamento vecchio di 600 anni, ma sempre attuale - VIDEO
12 minuti fa:Spopolamento, Rapani (FdI) sostiene un disegno legge per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici
41 minuti fa:Alta velocità, chiesto un incontro urgente a Occhiuto che «non può decidere di "non decidere"»
4 ore fa:Il tema della "Sicurezza" al centro della Festa della Liberazione celebrata a Cassano
4 ore fa:Eliminare il numero chiuso a medicina, Antoniozzi: «Ottimo lavorio, Fratelli d'Italia protagonista»
3 ore fa:Amministrative a Co-Ro, ecco perché non si candiderà nessuno del Comitato di Ritorno all'Autonomia
2 ore fa:All'Unical la presentazione del libro “La responsabilità disattesa”
5 ore fa:Cariati, al via censimento delle strutture ricettive

Rossano: c'è chi scrive la storia e chi vende fumo negli occhi...

1 minuti di lettura
di SERAFINO CARUSO
Strana città, Rossano. Da sempre, nonostante sia stata all'avanguardia per tanto tempo e sotto tutti i punti di vista. Condizione che, per certi aspetti, ancora la contraddistingue, seppur con notevoli passi indietro negli ultimi trent'anni. La fusione con la vicina Corigliano è stata voluta soprattutto dai rossanesi in nome e per conto di un riscatto che, ne siamo sicuri, dovremo sudarcelo con lacrime e sangue. In un trentennio abbiamo fatto progressi notevoli, è vero, ma in negativo. Abbiamo perso le ferrovie e i treni, abbiamo perso il tribunale, abbiamo perso l'Enel, abbiamo raggiunto livelli di assistenza sanitaria tra i più bassi d'Italia, constatiamo un degrado ambientale e culturale senza precedenti. E di fronte a tutto ciò come reagiamo? Con l'apparenza, con il futile, con il superfluo che diventa essenziale. Strano paese, Rossano... pardon, città! O frazione, o municipio, per i perfezionisti e gli immacolati. E allora ecco la fusione. Che dovrebbe ridarci indietro, nel tempo, il tutto con gli interessi. Vedremo.
INSIEME A CORIGLIANO PER RITORNARE IN ALTO, MA CON LA VERA CULTURA
Bando alle ciance e alle battute, qui la situazione è davvero seria. A Rossano c'è chi ha scritto la storia della città e ha realizzato qualcosa di concreto e non gli è stata riconosciuta nemmeno una via, mentre poi ti rendi conto che basta un nulla per assurgere agli onori di una cronaca che resta relegata, per fortuna, nella memoria remota di una mail. Su, ma dai... siamo seri! Ci sono professionisti, imprenditori, medici, avvocati, professori, che hanno scritto pagine importanti della storia di questa gloriosa città e riescono a realizzare imprese importanti, ma nessuno né li menziona né li tiene in considerazione. In primis la classe politica e gli amministratori, quando li abbiamo avuti. Poi basta aprire una qualsiasi attività commerciale e sembra di assistere all'arrivo del premio Nobel di turno. Tutto questo è veramente indegno per una città come è stata Rossano nel corso dei secoli. La città del Codex Purpureus Rossanensis, dei santi Nilo e Bartolomeo, di Papi e antiPapi, di illustri studiosi, di lungimiranti professionisti e imprenditori, relegata a città del futile e del fanatismo. Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di ritrovare noi stessi, insieme a Corigliano. Altra nobile decaduta di questa terra. Insieme sia da un punto di vista sociale, culturale (la vera cultura, però, quella con C maiuscola!), economico, politico, umanistico. Due città da sempre divise e distanti, ormai unica grande città, dove ancora gli alluvionati attendono un minimo risarcimento di quanto perso in quel 12 agosto 2015. A Rossano e Corigliano abbiamo scritto la Storia. Il vano ed il superfluo, condito di apparenza e vanagloria, lasciamoli ai venditori di fumo.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.