10 ore fa:Da Bocchigliero alla conquista dei palchi di tutta Italia: la storia di Nevis e Asya
Ieri:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
16 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe
12 ore fa:Il vescovo emerito Monsignor Milito in visita alla Comunità Alloggio per anziani "Teniamoci Stretti"
13 ore fa:La liuteria ionica di Montegiordano trionfa a Pechino con Gran Duo Italiano e Sassone Tartufi
11 ore fa:Campionati regionali prove multiple: 3 titoli per la Corricastrovillari
19 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
14 ore fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
15 ore fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
18 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale

I parrucchieri di Corigliano Rossano tra paura e rassegnazione. «Credo di non riaprire mai più»

1 minuti di lettura

Sono tanti i parrucchieri in città che si aspettano delle risposte chiare e maggiore rispetto: «Lo Stato non esiste»

di Josef Platarota «Dopo sessanta giorni siamo stremati». Questo è l’amaro sfogo di un parrucchiere di Corigliano Rossano, toccato dalle restrizioni volute dal Governo per il contrasto al Covid 19. «Sono scoraggiato – ci confida un altro – non credo nemmeno di poter riaprire». Sotto accusa, per questi piccoli artigiani, le misure economiche e di supporto portate avanti dal Governo: «Ancora non ho visto un becco di un quattrino dei seicento euro promessi dallo Stato. Poi – sottolinea – se al mese guadagnassi quella cifra sarei fallito da un pezzo. È una somma che non paga nemmeno i costi dell’affitto, in più ci sono spese correnti e di gestione. Nessuno ha in tasca un euro, neanche i ragazzi che lavorano al mio fianco». I parrucchieri si sentono isolati: «Si parla tanto di modello Italia, ma all’estero i nostri colleghi lavorano. C’è da dire che non esiste neanche un’associazione di categoria, non siamo tutelati da nessuno. In più – denunciano – ci sono tanti ragazzi alle prime armi che vanno in giro per le case aumentando così i rischi legati al contagio». Ma qual è la ricetta per uscire da questa situazione?: «La nostra categorie subisce il 54% di pressione fiscale, ciò significa che più della metà di quanto guadagniamo finisce nelle casse dello Stato senza ricevere nulla in cambio». «Nel nostro paese – ci dice un altro parrucchiere – il vero problema è la burocrazia. È insostenibile convivere con carte e con risposte che arrivano dopo mesi». Infine un appello alla Presidente della Regione: «Spero che Jole Santelli ci ascolti e ci faccia riaprire il prima possibile». La numero uno calabrese, ieri sera, aveva riposto presente (almeno per quanto riguarda bar, pizzerie e ristoranti) per poi essere attaccata da cittadini e coalizioni politiche per irresponsabilità e leggerezza. Pare proprio che, un po’ a tutti, la situazione stia sfuggendo di mano.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.