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Operazione Stige: scarcerati Giovanni Caruso e Leonardo Rispoli

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[gallery ids="63017,39218"] Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, nell'ambito dell'inchiesta Stige, ha disposto l’immediata liberazione di Giovanni Caruso e Leonardo Rispoli.
Il richiamato provvedimento giunge a seguito di annullamento con rinvio della Corte di Cassazione Sezione VI penale, che all’udienza del 3.7 u.s., aveva accolto il ricorso proposto dall’Avv. Francesco M. CORNICELLO nell’interesse di CARUSO Giovanni, in particolare escludendo la configurabilità dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa alla cosca FARAO-MARINCOLA. Il CARUSO era stato tratto in arresto in data 9 gennaio 2018, nell’ambito della nota inchiesta “STIGE”, in relazione al capo 46 della rubrica imputativa provvisoria per un presunto concorso nel reato di turbativa d’Asta per la vendita di materiale legnoso della fustaia di farneto in località Montagnella del Comune di Mandatoriccio, per l’appunto con l’aggravante di aver agevolato la consorteria mafiosa Farao-Marincola. In particolare, al CARUSO veniva contestato il concorso con gli amministratori comunali nella turbativa in quanto all’epoca dei fatti ricopriva la carica di componente dello staff del sindaco ed avendo rapporti di parentela con la famiglia FARAO ne agevolava gli interessi nella fattispecie contestata, favorendo l’affidamento ad una ditta asseritamene ad essa riconducibile. Il Tribunale dei Riesame rigettava la richiesta della difesa ed a seguito del giudizio di Cassazione, che ha accolto il ricorso del difensore del CARUSO, articolato su tre motivi sia in ordine alla insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza che delle esigenze cautelari, il medesimo Tribunale di Catanzaro è pervenuto alla declaratoria di inefficacia della misura in atto ed ha rimesso in libertà il CARUSO.
DOMICILIARI PER LEONARDO RISPOLI
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo il ricorso discusso dall’avvocato Ettore Zagarese, ha disposto la scarcerazione per il 54enne cariatese Leonardo Rispoli coinvolto nell’operazione antimafia “Stige” poiché ritenuto partecipe del delitto di associazione mafiosa e di estorsione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso. Il Tribunale del Riesame, condividendo le argomentazioni dell’avvocato Ettore Zagarese, già condivise dalla Suprema Corte di Cassazione, ha annullato per gravità indiziaria relativamente ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e di aggravante del metodo mafioso, disponendo per Rispoli la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari. Il 54enne era stato accusato di aver controllato, per conto della cosca cirotana, il porto di Cariati. Rispoli si è sin dall’inizio professato innocente indicando, per mezzo della difesa, una serie di elementi a suo favore che, su indicazione della Cassazione, sono stati ora vagliati dai Giudici del Tribunale della Libertà di Catanzaro.
FONTE: COMUNICATI STAMPA
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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