2 ore fa:La Cgil Cosenza organizza il seminario “Prevenzione è sicurezza”
2 ore fa:Rinnovo esenzione ticket, previsti lunghi tempi di attesa. «Costretti a pagare i farmaci»
3 ore fa:Antoniozzi (FdI) risponde a Tavernise (M5s): «La sua analisi è del tutto irrazionale»
1 ora fa:Niente spottoni elettorali, Musumeci a Co-Ro per presentare il nuovo (e storico) Piano Mare - VIDEO
4 ore fa:Da Corigliano-Rossano a Botricello. La Staffetta della solidarietà continua la sua corsa
1 ora fa:Diritti in Festa, a Crosia verrà celebrata la Giornata mondiale del Rifugiato
1 ora fa:Castrovillari, il consigliere comunale La Falce abbandona il gruppo consiliare del Partito Democratico
3 ore fa:Un anno di interventi del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria. Qui i dettagli
4 ore fa:Gli alunni di Castrovillari a lezione di educazione stradale
24 minuti fa:Co-Ro si prepara ad una nuova edizione dei Fuochi di San Marco e della Festa di San Francesco

Operazione Demetra: 80 centesimi per ogni cassetta raccolta

1 minuti di lettura
Condizioni disumane per i braccianti agricoli trattati come “scimmie” dai caporali e costretti a vivere in alloggi fatiscenti. «Siamo davanti ad una nuova schiavitù che si manifesta ai nostri occhi, un panorama che, seppur di interessi a contrasto, in realtà manifesta una saldatura, un bilanciamento il padrone ha bisogno di risparmiare sui costi, non pagare le visite mediche previste ecc, ma, allo stesso tempo, i lavoratori e dunque i braccianti ritengono i caporali, paradossalmente, dei benefattori». Lo ha detto stamani in conferenza stampa, il comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Sibari, il tenente colonnello Valerio Bovenga. «In effetti - aggiunge il Ten. Col. Bovenga - esiste un legame fortissimo con i caporali nonostante le condizioni di vita che i braccianti si trovano a vivere, perché gli stessi versano in uno stato di bisogno come cita l’articolo 603 bis del codice penale. Loro godono di una somma mensile, il Gip parla di una catena di vantaggi che è emersa dalle indagini». E poi aggiunge: «L’imprenditore, così facendo, esercita una sorta di concorrenza sleale sul mercato approfittando di costi bassi che gli consentono di vendere i prodotti ad un prezzo molto concorrenziale e fare affari». L’attività odierna costituisce l’epilogo di una indagine durata un anno. Le indagini, inoltre, hanno svelato una caratteristica dei braccianti: «Chi si occupava della raccolta di agrumi, come ad esempio nella sibaritide, veniva pagato quasi 3 euro al giorno, 80 centesimi a cassetta dunque pochi centesimi al kg di raccolto - aggiunge Bovenga - In Basilicata, invece, per la raccolta delle fragole, venivano preferite le donne, alle quali veniva dato un compenso di 17-18 euro dai quali detrarre il compenso per il caporale e le spese di viaggio». Dalle indagini poi è emersa un’altra caratteristica inerente alla metodologia di assunzione nel settore agricolo: «Ciò che fa la differenza sono le cosiddette giornate da segnare a nome dei braccianti, a fronte delle quali avveniva una vera e propria trattativa delle giornate da riconoscere» E, come se non bastasse «i caporali godevano dell’aiuto unanime da parte degli altri caporali nella scelta del gasolio per uso agricolo affinché questi potessero per massimizzare il profitto». Lo sfruttamento avveniva principalmente in Basilicata, i caporali sono residenti in Calabria, «Per i braccianti dell’est Europa - incalza Nastasi - la paga giornaliera si aggirava intorno ai 28 euro dalla quale detrarre i costi del trasporto e dell’alloggio. Per i braccianti provenienti dall’Africa e Pakistan la paga era ancora più bassa e variata in base alle cassette raccolte, per ogni cassetta era previsto il pagamento di 80 centesimi». di Francesca Russo
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.