di MARTINA FORCINITI e SAMANTHA TARANTINO [gallery link="file" ids="9845,9848,9862,9858,9813,9844,9811,9814,9843,9842,9841,9840,9839,9838,9837,9836,9835,9834,9833,9832,9831,9830,9829,9828,9827,9826,9821,9822,9823,9824,9825,9816,9817,9818,9819,9820,9815"] La contrarietà alla ricerca del petrolio nel mar Jonio ha viaggiato sulla tela di centinaia di striscioni. Che, questa mattina, hanno accompagnato la carica dei No Triv della Sibaritide in una mobilitazione unitaria. Come, in questo territorio, non se ne erano mai viste. La romantica e passionaria Marisa Chiurco, assessore all’ambiente del comune di Corigliano, impegnata in prima persona nell’organizzazione della protesta, ne è proprio convinta. «Bisogna crederci» dice a L’Eco dello Jonio. Ed è evidente la sua fiducia in un’adesione corale che unisca tutta l’area sotto il segno di una maturità nuova: contro le trivelle la gestione politica non basta. «Sono convinta che tanta gente ancora non conosca realmente le conseguenze di questo nuovo abuso. E spesse volte è proprio un problema di comunicazione. Bisogna entrare nelle case delle persone, spiegare loro che tutelare ciò che ci circonda equivale a garantire la speranza di un futuro migliore. Verso cui tutti si muoveranno, non solo i paesi della costa». E per farlo, un approccio senza mediazioni è imprescindibile. «Divulgare significa informare a contatto. Le persone vogliono essere convinte attraverso istruzioni dettagliate. E stava a noi far capire loro che la presenza era importante. Fondamentale». Sindaci, associazioni, scuole. La risposta del territorio all’appello dell’amministrazione coriglianese è stata immediata. E massiccia. «La manifestazione è un segnale che viene dal basso, da una popolazione che vuole essere coinvolta. Direttamente. Il volantino informativo non è più sufficiente. E per noi il contatto è stato fondamentale». Che poi non è forse il binomio trivelle-ambiente, in una terra tutta colture e paesaggi, talmente paradossale da scatenare senza bisogno di pungoli una chiamata alle armi? «Le linee programmatiche europee parlano dell’Italia come di una terra vocata a turismo, pesca e agricoltura. Però, poi, si dà il via allo sforacchiamento delle nostre coste e dei nostri fondali. È una bella contraddizione!» Non si può scendere a patti con la natura. E quelle risorse con cui la Calabria è stata gratificata non meritano di soccombere sotto il peso di petrolio e metallo. «È, questa, una battaglia di civiltà da condividere. Perlomeno se si ama il proprio territorio. Noi tutti, in fondo, abbiamo il dovere e il potere di difendere la nostra terra». COMUNICATO STAMPA Il grande corteo NO TRIV partito questa mattina dal parco Comunale Fabiana LUZZI ha raggiunto piazzetta Portofino a Schiavonea dove sono intervenuti il sindaco di Corigliano Giuseppe GERACI, il Presidente della Provincia Mario OCCHIUTO, Pierpaolo MOSAICO rappresentante degli studenti, Felice SANTARCANGELO eFlavio STASI in rappresentanza del coordinamento unitario NO TRIV che ha raccolto l'adesione spontanea, unitaria e numerosissima di sindacati, associazioni, movimenti e semplici cittadini della Sibaritide. - Hanno risposto presente all'appello alla mobilitazione istituzionale territoriale del sindaco Giuseppe GERACI e dell'Amministrazione Comunale, presente con gli assessori e con diversi consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, anche il sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia MarioOCCHIUTO, i consiglieri Provinciali Piero LUCISANO e Franco BRUNO, il Sindaco di Lamezia Terme Gianni SPERANZA ed i sindaci ed amministratori di Cerchiara, Mandatoriccio, Rossano, Cassano allo Jonio, Roseto Capo Spulico, Spezzano, Terranova, Altomonte, San Giorgio, San Cosmo, San Demetrio, San Lorenzo del Vallo, San Lorenzo Bellizzi, Trebisacce, Villapiana, Paludi, Calopezzati, Vaccarizzo, Rocca Imperiale, Amendolara, Alessandria del Carretto. - Hanno partecipato alla manifestazione anche i parlamentari del Movimento 5 StelleNicola MORRA e Paolo PARENTELA (che non hanno votato la fiducia al Governo RENZI sul decreto Sblocca Italia). - Secondo gli organizzatori erano presenti stamani nel corteo circa 5000 persone.
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