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Mobilità, la SS 106 è la madre delle questioni

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Apprendiamo con favore e con rinnovato ottimismo la volontà del Sindaco Mascaro di raccogliere l’invito, lanciato da Il Coraggio di Cambiare l’Italia alle Istituzioni locali della Calabria Est, affinché il confronto sulla questione mobilità nel territorio della Sibaritide venga portato sui tavoli della Regione e del Governo. Viceversa, crediamo sia del tutto inutile convocare un tavolo unico con diversi Enti che hanno diverse esigenze e strategie differenti per una buona viabilità. Sarebbe una babele che non porterebbe ad alcun risultato concreto. Diversa, invece, è la necessità – e lo diciamo da tempo - di aprire un dossier sulla carenza di infrastrutture aeroportuali, stradali e ferroviarie del comprensorio ionico. Ma a tutto questo va posta la premessa imprescindibile che tale deficit del diritto alla mobilità è aggravato pesantemente da una condizione di pericolosità oggettiva, questa sì non più tollerabile, della Statale 106. Che deve essere risolta in modo prioritario. Ecco perché, da parte nostra, siamo pronti affinché il prossimo step sia l’approvazione di una delibera che impegni il Governo Renzi a stilare un cronoprogramma, da sottoscrivere qui nella Sibaritide, per l’ammodernamento ed il raddoppio dell’intero tratto stradale. È quanto dichiara il Coordinatore cittadino del CCI, Vincenzo Scarcello. Che proprio nei giorni scorsi a Roma, insieme al vice-coordinatore cittadino Giovanni De Simone, ha partecipato a Restart, conferenza nazionale dedicata agli amministratori locali, portando la testimonianza e l’indignazione di un territorio, la Sibaritide, mortificato dallo Stato eafflitto da mille questioni, dalla mobilità alla sanità per finire alla giustizia. E la problematica SS106 è stata uno dei punti focali attorno al quale si è sviluppato il dibattito. Non avevamo dubbi – dichiara Scarcello – sul fatto che il Sindaco non lasciasse cadere nel vuoto l’invito a convocare un tavolo istituzionale dei Sindaci del comprensorio. E siamo convinti – aggiunge – che Mascaro sosterrà tutte le iniziative di confronto e proposta, scaturite dall’iniziativa promossa dalla segreteria nazionale e provinciale del CCItenutasi lo scorso 29 luglio a Sibari, alla quale ha preso parte lo stesso Primo cittadino, che hanno come principale e più immediato obiettivo il completamento della fase di ammodernamento della Statale 106 su tutto il territorio calabrese. Perché è da qui – scandisce il Coordinatore civico del CCI – che bisogna partire per affrontare per gradi e su una scala di priorità tutte le problematiche della mobilità. La strada della morte è la madre di tutte le questioni generate dalla carenza atavica di infrastrutture e trasporti. È l’emblema di uno Stato indifferente agli appelli di un territorio sofferente che ogni anno piange centinaia di morti bianche. Il Coraggio di Cambiare l’Italia – precisa ancora Scarcello – è consapevole che la tematica SS106 non può e non deve essere confusa con gli altri problemi della mobilità, comunque importanti ma non egualmente emergenziali. Altrimenti si rischierebbe di parlare di tutto per non risolvere nulla. Pertanto – prosegue - tenendo fede all’impegno assunto a Sibari, nelle prossime ore la segreteria nazionale del CCI, invierà a tutti i Comuni della Calabria Est, da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, compreso Rossano, la bozza di un deliberato, condiviso con l’Associazione Basta Vittime sulla SS 106 – conclude Scarcelloche impegna Renzi a stringere un patto con il territorio dell’est della Calabria e ad assumere una posizione chiara e netta sul futuro della Statale 106.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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