3 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale
17 ore fa:Ponte sullo Stretto, Ferrara (M5s): «Contrari al finanziamento di un'opera non prioritaria»
17 ore fa:Criminalità a Cassano Jonio, Garofalo: «Non abbiamo bisogno di comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica»
2 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe
4 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
16 ore fa:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
18 ore fa:Rischio sismico, la faglia attiva nella Calabria del nord-est
19 ore fa:La Strada Statale 106 inserita nella rete UE infrastrutture. Esulta Sofo (FdI): «Missione compiuta»
30 minuti fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
18 ore fa:Sibari, completate le operazioni di sgombero nell'area dell'ex Chiesa di Sant'Eusebio

La quarantena perpetua di chi vive nel centro storico di Rossano. L’abbandono di via Cerasaro

1 minuti di lettura
C’è un pezzo di Rossano Centro Storico abbandonato a sé stesso e al suo destino. Siamo in via Cerasaro, nei pressi della Porta dell’Acqua, nel cuore pulsate centenario e rappresentativo della comunità ionica. Odori nauseabondi, incuria, evidenti situazioni di degrado sociale ed umano stanno fiaccando l’animo dei pochi superstiti che resistono nel voler continuare a vivere nel borgo cittadino. Per alcuni è anche diventato impossibile raggiungere il proprio domicilio senza coprirsi naso e bocca per il puzzo di feci e urine. A denunciare la situazione di inciviltà e di invivibilità - e dell’assenza intollerabile di uno Stato che costringe alla quarantena perpetua coloro i quali vogliano restare nei centri storici - sono due noti professionisti, ossia Lenin Montesanto e la moglie Francesca Felice, ormai barricati in casa da quasi un anno, con una figlia di pochi mesi. «Reclamiamo da mesi interventi a tutte le istituzioni competenti, senza alcuna risposta, - denunciano- nonostante una querela per violenza privata e tanti sopralluoghi da parte di tutte delle forze dell’ordine più volte interessate: Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia, Asp e Vigili del Fuoco. Tutto fermo». Dei mesi di passione che hanno avuto un avvenimento che ha fatto precipitare la situazione: «La situazione, già grave da un punto di vista igienico-sanitario, è diventata assurda e paradossale dal 24 giugno scorso, quando un grave incendio probabilmente doloso, partito da un accumulo illegale di rifiuti, ha letteralmente distrutto un vecchio immobile divenuto totalmente inagibile. Un vero e proprio rischio crollo che, dopo l’intervento dei vigili del fuoco alla presenza di tutte le forze dell’ordine accorse un anno fa, divenne tangibile con l’apposizione dei sigilli alle porte d’ingresso e con il blocco degli ingressi con le transenne comunali». Gli abitanti di via Cerasaro si sentono abbandonati: «Da allora – sottolineano - non soltanto non si è mai intervenuti per mettere in sicurezza ma i sigilli sono stati elusi, le abitazioni riprese in possesso e le transenne sistematicamente spostate e divenute solo un ulteriore ostacolo alla mobilità pedonale ed un elemento di ulteriore degrado. In aggiunta, è stata rimessa in piedi la stessa discarica abusiva a cielo aperto nello stesso immobile dal quale con ogni probabilità si generò l’incendio della scorsa estate; l’intero quartiere affacciato su una delle vie principali del centro storico (via Garibaldi, a 300 metri dalla sede comunale) è diventato infrequentabile per rischio infezioni ed in una delle abitazioni chiuse dopo l’incendio ora si trovano perfino visibilmente rinchiusi un numero imprecisato di cani e gatti in uno stato pericolosissimo per la salute di tutti». [gallery ids="100937,100938,100939,100940,100941,100942"]
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.