La mezza canna della Piazzetta del Commercio di Rossano. L'Associazione Rossano Recupera si propone di restaurarla
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Recuperare e valorizzare un bene storico, artistico ed archeologico vuol dire riempire i vuoti di una conoscenza
Recuperare e valorizzare un bene storico, artistico ed archeologico vuol dire riempire i vuoti di una conoscenza che non dovrebbe risentire mai di crisi, nè fermi e soprattutto dovrebbe suscitare sana curiosità. In questa chiave si inserisce l’Associazione RossanoRecupera, che in queste ultime settimane, ha chiesto il permesso al comune di Corigliano-Rossano di poter provvedere a proprie spese al restauro della mezza canna di Piazzetta del Commercio di Rossano Centro per conservarla e tramandarla. La Piazzetta del Commercio di Rossano Centro per tanti decenni è stata “il crocevia della città, congiungendone attraverso le sue sette aperture, come sette porte, i punti estremi per chi volesse in ogni senso percorrerla.” E vi “si aprivano negozi e botteghe … che offrivano gran varietà di merce”. Con la sua insuperabile maestria, così descrive la Piazzetta del Commercio Giovanni Sapia, che lì trascorse la sua infanzia. In questo luogo dedicato agli affari non poteva mancare un metodo certo per misurare la lunghezza della merce che si vendeva e si acquistava. Nella parete di una casa prospiciente la Piazzetta venne perciò murata una unità di misura, fissa, inamovibile, certa, denominata mezza canna.
LA STORIA DELL'UNITÀ DI MISURA DELLA MEZZA CANNA
La canna era un’unità di misura del Regno delle Due Sicilie utilizzata, prima dell’introduzione del sistema metrico decimale, nel commercio al minuto dei tessuti, tele, stoffe e nelle misurazioni inerenti la costruzione di fabbricati, tavole, pietre. Il suo sottomultiplo era appunto la mezza canna. La canna, introdotta la prima volta il 6 aprile 1480 da Ferdinando I d’Aragona, costituiva la misura di grandezza di base. A sua volta era composta da 8 Palmi di 0,263670 cm, per una lunghezza complessiva di m. 2,10936 metri. Con la legge del 6 aprile 1840, Ferdinando II stabilì che nel commercio si sarebbe dovuto utilizzare una canna lineare composta però non più di otto ma da dieci Palmi, lunghi ognuno cm. 0,26455026, per una lunghezza complessiva di m. 2,6455026455. In pratica poiché il palmo del 1480 e quello del 1840 erano quasi identici, la vera differenza tra i due sistemi di misura fu nel numero dei palmi di ognuno: otto in quello del 1480 e dieci nel 1840. La mezza canna della Piazzetta del Commercio di Rossano è formata da cinque Palmi e ogni Palmo misura cm. 26,4 per complessivi m.1,323, quindi di sicuro è in linea con la legge del 1840.
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