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La Cgil col bastone e la carota invita Stasi ad «accelerare sui temi della fusione»

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Ritorna forte il sentimento “secessionista” in Città ed il sindacato non nasconde preoccupazione e lancia un appello alle istituzioni.

  «Riteniamo che è arrivato il momento di dare un nuovo impulso alla città, la cui fusione, quella sostanziale, è ancora allo stato embrionale». È quanto ribadiscono in una nota stampa Giuseppe Guido e Vincenzo Casciaro, rispettivamente segretario generale e segretario generale della funzione pubblica della Cgil Tirreno-Sibaritide-Pollino. «Da qualche tempo – scrivono i due sindacalisti - sono riprese e con una certa insistenza, alcune voci critiche sul valore del nuovo comune fuso, finanche voci inneggianti alla necessità di riproporre un nuovo referendum, stavolta per chiedere il ritorno ai due comuni estinti. Non sono le voci in sé che ci devono indurre a una seria riflessione, quanto invece le sensazioni che si colgono e le motivazioni che ne sono alla base». E da qui l’analisi della Cgil che rimarca come i cittadini della nuova città fino ad oggi «non sono riusciti a cogliere nessun vantaggio dalla fusione». «Né, ad oggi, - aggiungono - sono stati colti i segnali importanti che pure sono arrivati, nel rispetto del riconoscimento che si deve alla terza città calabrese». E da qui alcuni esempi, messi in risalto dal “sindacato rosso”, come la mancanza del ruolo-guida assunto dalla nuova città nella convocazione dell’Assemblea dei Sindaci, così come nella sua audizione da parte del Ministro alla Sanità; assemblea che, “grazie” all’inerzia del comune di Cosenza, non si riuniva da molti anni, e che solo il rinnovato ruolo-guida svolto dalla nuova città di Corigliano Rossano è riuscita a rimettere in gioco. È il metodo del bastone e della carota quello usato dai due sindacalisti che, ovviamente, pur non citando mai nella critica il sindaco Stasi lo richiamano, appunto, ad accelerare l’azione amministrativa sui temi della fusione. «È necessario parlare con i cittadini – dicono ancora - spiegare loro che dalla fusione di due importanti realtà, è nata una città ancora più importante. I cittadini dovranno avvertire l’orgoglio della nuova appartenenza, sapere che questa città può discutere alla pari con le altre – poche – grandi realtà urbane calabresi. Questa città deve mettere in moto tutte le energie e il suo potenziale, affinché diventi attrattore di nuovi investimenti e di nuova imprenditorialità. Questa città deve pretendere di far valere la forza dei suoi numeri – sottolineano ancora Guido e Casciaro - cogliendo opportunità su nuova viabilità, nuovi collegamenti, infrastrutture strategiche, porto, nuova centralità. Deve saper investire sulla ricchezza agrumicola e sul valore della Piana, che ricade in larga parte nel territorio comunale. Deve saper valorizzare – aggiungono - il suo vasto patrimonio culturale, artistico ed architettonico; deve rafforzare al meglio il potenziale turistico-ricettivo. Deve affrontare i temi della produzione energetica, coinvolgendo ancora più intensamente l’Enel. Deve rafforzare le politiche sociali, e stimolare i valori della solidarietà sociale insita nelle popolazioni nostrane». Poi, il richiamo al Sindaco ad un impegno preso e ancora non mantenuto: la costituzione della Consulta socio-economica e del Lavoro, «mediante la quale – scrivono le forze politiche, sociali e istituzionali dovranno avere la possibilità di confrontarsi e di discutere dei temi strategici dello sviluppo del Territorio». Inoltre, questa città «ha il dovere di organizzare al meglio ogni sua funzione e ogni suo servizio, mettendo subito mano a un’organizzazione degli Uffici Comunali che sia veramente funzionale ai bisogni della collettività. Aver proceduto alla stabilizzazione di 148 lavoratori contrattualizzati – precisano i due segretari della Cgil - è stato un fatto importante e strategico, che finalmente ha reso giustizia ai sacrifici sopportati da quei Lavoratori per oltre 20 anni. Allo stesso modo, occorre, sin da subito, determinare le ricadute orarie aggiuntive che il Comune potrà garantire con proprie risorse, affinché la stabilizzazione non si fermi al solo 50% del rapporto di lavoro, garantito dal finanziamento storicizzato regionale». E ancora, nel tema del dibattere, c’è la «riqualificazione del personale dipendente comunale», così come già richiesto dalla Funzione Pubblica CGIL comprensoriale, «in modo da restituire dignità e giustizia sociale ai tanti Lavoratori che da anni svolgono mansioni di gran lunga superiori a quelle d’inquadramento». E l’elenco di cose da fare a parere del sindaco è davvero lunghissimo: «…che ogni settore, ufficio, servizio, abbiano una loro organizzazione funzionale… I servizi dovranno essere facilmente accessibili e di immediata prossimità». Insomma, la Cgil non si esprime in un giudizio nei confronti dell’Amministrazione comunale ma mette in evidenza tutte quelle cose che al momento una città normale, pur tra mille difficoltà ed emergenze che ci sono e che dovrebbero essere superate, invita l’Esecutivo ad accelerare, chiedendo al sindaco Stasi un incontro «che consenta di stabilire una convergenza d’intenti, nonché di concordare un cronoprogramma entro il quale gli impegni che si assumono siano assolti. E poi la nota finale: «Così come la Cgil – scrivono Giuseppe Guido e Vincenzo Casciaro - ha già fatto per indirizzare e sollecitare la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci, allo stesso modo oggi la Cgil vuole continuare a giocare il suo ruolo di guida e di governo dei processi, poiché è stata partner privilegiata a sostegno di quella fusione che, ora, intende ulteriormente difendere e rafforzare».  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.