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Il tragicomico orario estivo di Trenitalia in Calabria

6 minuti di lettura
Nei tanti anni di attività dell’Associazione Ferrovie in Calabria, costituita nel 2012 ma di fatto già attiva ed in un costante crescendo dall’ottobre del 2006, di orari ferroviari in Calabria ne abbiamo visti tanti. Considerando che annualmente l’orario ferroviario cambia due volte, a giugno (orario estivo) ed a dicembre (orario invernale), dal 2006 ad oggi abbiamo vissuto ben 25 cambi d’orario. Ne abbiamo viste di tutti i colori, purtroppo più soppressioni che nuove istituzioni e ripristini, ma probabilmente il vero e proprio “caos” dell’orario estivo 2019, in Calabria,  non l’abbiamo mai vissuto prima d’ora. Andiamo con ordine, iniziando dai servizi di trasporto regionale: tralasciando che fino al 15 giugno non saranno visibili sui canali di ricerca orario di Trenitalia ben 4 treni Regionali tra Sibari e Catanzaro Lido, pur venendo regolarmente effettuati (trattasi nel dettaglio dei seguenti treni: – 22631: Sibari (15.03) – Catanzaro Lido (17.36); – 22633: Sibari (16.18) – Catanzaro Lido (18.47);- 22649: Sibari (17.03) – Catanzaro Lido (19.39); – 22763 FESTIVO: Sibari (15.28) – Catanzaro Lido (17.55)), il più grande mistero di questo orario estivo, sono gli autobus sostitutivi regolarmente previsti in orario fino all’8 giugno, sulle tratte Catanzaro Lido – Lamezia TC e ritorno (2 coppie) e soprattutto Sibari – Taranto (6 coppie). Un mistero, perché sui canali di ricerca di Trenitalia, tali servizi sono scomparsi. Men che meno si riesce a capire se vengano effettuati o meno, poiché ci sono giunte anche voci contrastanti. Neanche a dirlo, da parte della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, nessuna informazione chiara. Se la soppressione fosse effettivamente confermata, si tratterebbe di un vero disastro, in primis per la tratta Sibari – Taranto, che dopo la soppressione dei treni regionali nel 2012, perderebbe definitivamente ogni segno di continuità territoriale gestita dal trasporto regionale di Trenitalia, e gli unici collegamenti che permetterebbero di raggiungere Taranto, sarebbero le due coppie di treni Intercity Reggio Calabria Centrale – Taranto e ritorno, che però, chiaramente, tra Sibari e Taranto effettuano fermata solo a Trebisacce, Policoro-Tursi e Metaponto. Tutti i centri più piccoli, si ritroverebbero senza collegamenti regionali di Trenitalia, che anche se effettuati con autobus sostitutivi, garantiscono comunque la possibilità di raggiungere Taranto ed il resto della Calabria jonica agevolmente e con un unico biglietto ferroviario Trenitalia. Non va certo meglio sulla Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale: una coppia di bus presumibilmente soppressa, è quella mattutina, che copre una fascia oraria precedentemente servita da una coppia di treni, poi autosostituita circa due anni fa. Nel dettaglio, si tratta della coppia di bus RC 084 (Catanzaro Lido: 11.47 – Lamezia T.C: 12.43) / RC 085 (Lamezia T.C: 12.43 – Catanzaro Lido: 13.37). Un vero disastro, a maggior ragione se tale taglio venisse confermato anche da settembre in poi, considerando che il bus RC 085 è molto utilizzato da insegnanti che da Nicastro proseguono poi in treno verso la fascia jonica, a Catanzaro Lido. Il Bus RC 084 garantiva invece coincidenza ai due treni IC 723 e 728 rispettivamente per Palermo/Siracusa e per Roma Termini. Tra l’altro, il bus RC 084 era anche posto in coincidenza con treni regionali da Reggio C. Centrale via Roccella. L’altra coppia di bus, invece, pur avendo un livello di frequentazione molto simile sia all’andata che al ritorno, in direzione Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, con partenza alle ore 19.50 (bus RC 082), garantiva l’unico ed ultimo collegamento serale in questa direzione, posto in coincidenza a Catanzaro Lido con treni Regionali da Reggio C. Centrale via Roccella e da Sibari, ed a Lamezia Terme Centrale con treno Regionale per Paola/Cosenza. Il collegamento precedente era – ed è – il treno Regionale 3826 in partenza da Catanzaro Lido verso Lamezia Terme Centrale alle 16.23, che tra qualche giorno verrà spostato alle 16.46. Magra consolazione: in piena estate (e peggio ancora se tale disservizio sarà confermato anche da settembre, con il ritorno di pendolari e studenti), l’ultimo collegamento da Catanzaro Lido a Lamezia Terme Centrale… partirà alle 16.46! Fa davvero molta rabbia, se pensiamo che già con il precedente orario, tra le 16.23 e le 19.50 esisteva un buco d’orario di oltre 3 ore, e la nostra Associazione si stava battendo da tempo per farlo colmare, con l’istituzione di un ulteriore collegamento, ferroviario o autobus sostitutivo nel peggiore dei casi, attorno alle 17.40. Non solo la nostra richiesta a favore del pendolarismo è rimasta lettera morta, ma addirittura viene soppresso anche l’ultimo collegamento delle 19.50. Sembra una barzelletta, ma purtroppo non lo è. Ovviamente parliamo di “coppia”: soppresso quindi anche il bus RC 083 in partenza da Lamezia Terme Centrale alle 21.25 in direzione Catanzaro Lido, posto in coincidenza con il Frecciargento 8343 Roma Termini – Reggio C. Centrale. In questo caso tale collegamento era sovrapposto al bus Freccialink sullostesso percorso e con orari simili, ma in ogni caso garantiva i livelli minimi di mobilità a tariffa ferroviaria regionale, anche ad un certo numero di pendolari di rientro in direzione Catanzaro. Passiamo adesso ai collegamenti a lunga percorrenza, rimanendo sul versante Jonico calabrese: in questo caso, la barzelletta, se vogliamo, almeno fa un po’ ridere visto che non si tratta di soppressioni. Ci riferiamo alle due coppie di treni Intercity tra Reggio Calabria Centrale e Taranto (con l’occasione torniamo a ribadire che non saranno soppressi, ma fino al 24 giugno continueranno ad essere limitati a Sibari per consentire il completamento dei lavori di adeguamento sagoma della galleria di Roseto Capo Spulico). Come in tanti ricorderanno, avevamo annunciato la velocizzazione degli stessi di un’ora, e tra l’altro Trenitalia aveva anche caricato sui propri canali di ricerca orario, le tracce degli IC 559 e 567 in direzione Taranto – Reggio Calabria Centrale, ed in un caso i tempi di percorrenza scendevano a 5 ore e 57 minuti tra la città pugliese e lo Stretto. Per fare un esempio di tratta intermedia, tra Taranto e Soverato si scendeva a 3 ore e 40 minuti, un tempo più che concorrenziale con qualsiasi vettore su gomma. 
Bene: dimentichiamoci tutto questo, poiché le due coppie di IC sono state ri-caricate da Trenitalia, in entrambe le direzioni, ma stavolta senza alcuna riduzione dei tempi di percorrenza. Addio velocizzazione, quindi, dopo qualche settimana di vana illusione. Certo, non vogliamo mettere in dubbio che lo studio di un orario ferroviario, specie su una linea a binario unico, sia cosa complessa: però non possiamo neanche negare che un simile “tira e molla”, in ambito FS, non si sia mai visto prima d’ora. Non è mai accaduto che ad orario entrato in vigore, ci si ritrovi ancora con incertezze e virate repentine di questo tipo, che come unico risultato portano ovviamente ad una ulteriore fuga dell’utenza verso altri vettori. Del resto, Flixbus pare essersi accorta di tutto ciò, ed a partire da questa estate che si annuncia molto calda non solo a livello climatico, triplicherà i propri servizi a lunga percorrenza da/per la Calabria, con oltre 60 destinazioni italiane raggiungibili, pensate un po’, da Lamezia Terme! Proprio il luogo che dovrebbe rappresentare lo snodo nevralgico della lunga percorrenza su rotaia per la Calabria. 
E non possiamo non concludere esprimendo la nostra notevole delusione, relativamente all’ennesima mancata istituzione (o meglio prolungamento da Salerno), di un collegamento Frecciarossa da Reggio Calabria Centrale a Milano Centrale/Torino Porta Nuova. Trenitalia ha optato per l’istituzione di un ulteriore Frecciargento periodico, che si effettuerà per tutta l’estate nei fine settimana, tra Roma Termini e Reggio Calabria Centrale, con fermate in Calabria a Scalea-Santa Domenica Talao, Paola, Lamezia Terme Centrale, Vibo-Pizzo, Rosarno, Gioia Tauro, Villa San Giovanni. Chiaramente nessuno, men che meno noi, ci sputa sopra: si tratta sempre di un collegamento in più, in un periodo in cui diventa quasi impossibile trovare posti in treno da/per la Calabria. Peccato però che continui a trattarsi un servizio “con il freno a mano”: la domanda di mobilità da/per la Calabria, non si concentra solo a Roma (peraltro questo Frecciargento periodico non sarà neanche in coincidenza a Roma con Frecce da/per il Nord), e probabilmente un Frecciarossa che in 8 ore avrebbe consentito, anche solo nei fine settimana per iniziare, di raggiungere Reggio Calabria da Milano, 7 ore da/per Lamezia Terme, avrebbe riscosso un successo senza precedenti. Purtroppo, amara constatazione, la Calabria continua ad essere considerata una remota periferia, dove far arrivare soltanto le briciole, evitando persino di cercare soluzioni a basso costo, se non a costo zero, che porterebbero però grande beneficio ad un’utenza che, a questo punto, è sempre più costretta a viaggiare in autobus. Relativamente alle varie incertezze legate ai bus sostitutivi di cui sopra, crediamo sia opportuna una immediata risposta pubblica da parte della Divisione Passeggeri Regionale Calabria di Trenitalia, affinché chiarisca se tali collegamenti continuano ad essere effettuati ma non figurano sugli orari, se sono soppressi per l’estate o definitivamente, e se lo sono, si spieghi il perché. Stessa azione di chiarimento sarebbe opportuna dalla Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia, relativamente agli Intercity Reggio C. Centrale – Taranto e viceversa: si spieghi perché pare sia saltata la velocizzazione, che per lo meno sarebbe stato un minimo intervento positivo, vista la mancata istituzione del da noi richiesto treno Intercity Notte diretto tra Reggio C. Centrale e Taranto via Jonica, anche in questo caso realizzabile a costi vicini allo zero. Roberto Galati Associazione Ferrovie in Calabria  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.