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Il rispetto: valore ormai sconosciuto nei nostri bei tempi "moderni"

3 minuti di lettura
di SERAFINO CARUSO
Ci sforziamo tanto, ogni giorno, in ogni occasione, per cercare di essere all'altezza dei nostri princìpi, dei nostri valori. Almeno di quelli sani. A volte ci riusciamo, altre volte un po' meno. Certo, non possiamo essere sempre impeccabili: ognuno ha le proprie défaillance, il proprio lato debole. Ciò che conta spesso ci sfugge di mano. Quanti di noi, ad esempio, parlano e pretendono rispetto senza però essere conseguenziali con le proprie legittime aspettative? Capita anche a me, e lo preciso subito. Quanti sbagli, quante amnesie! Sbagliare, del resto, è umano, recita un vecchio aforisma. E chi non ne commette, di sbagli... Ci sono, però, sbagli e sbagli: alcuni più gravi e altri un po' meno. Tra i più gravi non possiamo che annoverare la violazione di uno dei valori fondanti della nostra vita: il rispetto, appunto. Spesso, presi dalla frenesia e dall'orgoglio, non ci rendiamo conto che manchiamo di rispetto ai nostri familiari, alle istituzioni, ai nostri partner, ai nostri amici, ai nostri colleghi di lavoro. Manchiamo di rispetto anche ai nostri nemici. E qui qualcuno potrebbe dire che se è un nemico non è necessario rispettarlo. Errore: il nemico si rispetta tanto quanto l'amico. Il rispetto dovrebbe essere alla base dei comportamenti di ognuno di noi, in ogni occasione, in ogni contesto, in ogni circostanza. Ma se spesso non rispettiamo noi stessi, figuriamoci il saper rispettare gli altri.
SINCERITA' E RISPETTO: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
Dovremmo andare a scuola di rispetto. O trovarla come materia disciplinare, l'educazione al rispetto. Imparare, così, a rispettare le persone, gli animali, la natura, la terra che abitiamo, l'aria che respiriamo. Invece stiamo andando sempre più alla deriva, sotto questo punto di vista. Se con una persona, ad esempio, non si è sinceri, gli si sta mancando di rispetto. Si usa raccontare bugie dinanzi a quelli che sono comportamenti da codardi e che meriterebbero quantomeno un profondo mea culpa e delle scuse da porgere all'altra persona. Invece nulla di tutto questo: si continua a negare l'evidenza pur di non ammettere le proprie responsabilità. Questo comportamento come lo vogliamo chiamare? E' una questione di rispetto, come possiamo ben vedere. Un valore che stiamo perdendo di vista in questi tempi di emoticon, smartphone e social network. Pensiamo alle uscite la sera, ma dimentichiamo nell'armadio il vestito più bello: quello della sincerità e del rispetto per gli altri. Ma tanto che c'importa? Che importanza ha? Ciò che conta è che stia bene io e tutto il resto può andare a farsi friggere. I rapporti umani, così facendo, li stiamo mettendo sotto i piedi. E tutto ciò non va bene. In politica, nello sport, nelle relazioni, in qualsiasi campo della società cosiddetta civile, sui social, assistiamo in continuazione a veri e propri comportamenti da lupi famelici che fanno a gara a chi il rispetto lo calpesti meglio. Atteggiamenti da indegni.
METTERE DA PARTE ORGOGLIO E SUPERBIA: SE SI SBAGLIA SI CHIEDA ALMENO SCUSA

I più grandi ci raccontano spesso dei tempi di una volta, quando il rispetto verso il prossimo era la regola. Quando, ad esempio, ci si siedeva tutti insieme a tavola e si discuteva. Oggi sui tavoli la fanno da padrone i cellulari. Con gli adulti complici se non spesso protagonisti di una deriva molto pericolosa. Entri in un bar e spesso manca il saluto. Per non parlare di ciò che accade nelle aule scolastiche, dove la situazione sta sfuggendo di mano con bulli ormai diventati i padroni della scuola. In certi casi, come quest'ultimo esempio, servono misure.di prevenzione, è vero, ma anche vere e proprie misure punitive per chi sbaglia. Se proprio vogliamo recuperare un minimo della nostra dignità, dunque, mettiamo da parte gli stupidi orgogli e iniziamo a tenere in debita considerazione gli altri. Ad iniziare, appunto, dal rispetto. Che non deve mancare mai, per nessun motivo al mondo. Lo so, spesso in questo erriamo senza minimamente volerlo. Dobbiamo, pertanto, educarci ed educare a farlo. Non abbiamo altra via d'uscita. E se proprio non riusciamo a fare a meno di dimenticare che dobbiamo portare rispetto verso tutto ciò che ci circonda, quantomeno dobbiamo avere la bontà di rendercene conto e di chiedere scusa quando si sbaglia. I danni, se continuiamo così, potrebbero essere molto gravi. Si rovinano rapporti familiari, sentimentali e di amicizia per cavolate e stupidi orgogli. Pertanto corriamo ai ripari prima che poi sia troppo tardi.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.