14 ore fa:Processioni dei misteri, il Comune di Co-Ro ha emanato le ordinanze per la disciplina del transito veicolare
1 ora fa:Tutto pronto a Civita per le Vallje
13 ore fa:A Lauropoli l'installazione de "L’ultima cena" dell’artista concettuale Enzo Palazzo
14 ore fa:Unioncamere Calabria, oggi il roadshow “Infrastrutture e intermodalità: leve competitive per gli imprenditori calabresi”
13 ore fa:Ripartono i lavori dell'ospedale della Sibaritide, Forza Italia Co-Ro: «Occhiuto ha individuato le risorse»
3 ore fa:Poste Italiane, da martedì 2 aprile in pagamento le pensioni
5 minuti fa:Un passo nel futuro delle telecomunicazioni, a Corigliano-Rossano arriva la fibra... quella vera
2 ore fa:Medicina all'Unical, dal 3 aprile partono le iscrizioni al test di ammissione
4 ore fa:Le Congrè, la Processione dei Misteri e i riti secolari del Venerdì Santo
15 ore fa:Riaperto (finalmente) al traffico veicolare il Ponte Saraceno a Trebisacce

Graziano: quando sarà ultimata la diga dell'Alta Valle dell'Esaro?

2 minuti di lettura

Una grande incompiuta calabrese, la diga nell'Alta Valle dell'Esaro. Sulla quale il presidente de Il Coraggio di Cambiare l’ItaliaGiuseppe Graziano ha raccolto le istanze di cittadini e comitati territoriali. Dopodiché ha scritto sul tema al Governatore Mario Oliverio. "A quando - si legge nella nota - la riapertura dei cantieri per ultimare la costruzione del bacino idrico dell’alta Valle dell’Esaro? I lavori, fermi ormai da oltre dieci anni, hanno lasciato una delle aree più belle e incontaminate della Calabria del nord in preda al degrado. Cosa fa la Regione? Sarebbe opportuno che il Governo Oliverio intervenisse con forza in questa vicenda; affinché si sblocchi un’opera già finanziata. Che potrebbe risultare strategica sia sul piano occupazionale che nell’erogazione dell’acqua potabile e irrigua nel territorio provinciale di Cosenza e dello Jonio sibarita. Territori, questi, che, pur essendo ricchi di risorse idriche, puntualmente in modo paradossale si trovano a dover fare i conti con lunghi periodi di siccità.

Sulla carta – aggiunge Graziano – si tratta del più grande ed importante invaso della Calabria. Che in potenza riuscirebbe a risolvere, in modo quasi definitivo, il problema della carenza idrica; sia di Cosenza città e dell’hinterland che dell’area ionica sibarita. Se ne iniziò a parlare negli anni 80 e all’epoca si trovarono anche i fondi per finanziare l’opera e iniziare i lavori. Poi, come spesso accade in Calabria, ad un tratto tutto si è fermato. Il cantiere, di cui oggi rimane solo un ammasso di rottami arrugginiti in mezzo ad un patrimonio naturale inestimabile, è stato chiuso dalla sera alla mattina e da circa dieci anni nessuno sa se e quando l’opera sarà terminata e messa in funzione.

GRAZIANO: LA QUESTIONE DELLA MOBILITA' UN ALTRO GRANDE PUNTO INTERROGATIVO

Non sono d’accordo con chi sostiene che la diga sia un monumento allo spreco, ammesso che ogni iniziativa mirata a far fronte e risolvere i problemi di pubblica utilità è necessaria allo scopo. E la portanza che dovrebbe avere questo bacino rappresenta sicuramente una soluzione ai problemi della carenza idrica della provincia di Cosenza. Il problema vero – dice ancora Graziano – che riscontro quotidianamente tra i calabresi sono le promesse della politica che molto spesso vengono disattese, suscitando di riflesso quel sentimento di odio e avversione verso le istituzioni. Ecco perché bisogna essere chiari ed avere il coraggio di consolidare un rapporto di verità con la gente. Nei mesi scorsi il Governatore in visita a Malvito ha assicurato che la diga sarà presto completata.

Vorremmo sapere, però, che tempi ha quel “presto”! Perché al momento l’immagine che ritorna alle popolazioni della valle è solo di un ambiente violentato da colate di cemento, grandissimi raschiamenti di terreno e cumuli di lamiere. Se a questo, poi, – precisa il leader del CCI – si aggiunge che la diga non è l’unica opera incompiuta che insiste sul territorio, è chiaro che qualcosa si è interrotta nella pratica dell’amministrazione pubblica. C’è un altro grande punto interrogativo, legato a doppio filo con la questione della mobilità calabrese, che è quello dell’ultimazione del raccordo stradale Jonio-Tirreno. E sarebbe opportuno – conclude Graziano - che Oliverio fosse chiaro anche sul futuro di questa importante opera, strategica sia per il turismo che per l’economia agroforestale dell’area appenninica".

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.