16 ore fa:Il vescovo emerito Monsignor Milito in visita alla Comunità Alloggio per anziani "Teniamoci Stretti"
14 ore fa:Da Bocchigliero alla conquista dei palchi di tutta Italia: la storia di Nevis e Asya
19 ore fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
20 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe
17 ore fa:La liuteria ionica di Montegiordano trionfa a Pechino con Gran Duo Italiano e Sassone Tartufi
23 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
18 ore fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
15 ore fa:Campionati regionali prove multiple: 3 titoli per la Corricastrovillari
22 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale
Ieri:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti

Graziano: «Dal 18 maggio servizi sanitari pubblici ancora chiusi. Perché?»

1 minuti di lettura

Sono attivi tutti gli ambulatori insediati nell’ospedale hub di Cosenza mentre gli altri, dislocati negli spoke della provincia, non sono ancora operativi. E questo, nonostante ci sia una nota molto chiara ed inequivocabile del ministero della salute sulle linee guida e sui protocolli di attuazione di tutte le procedure necessarie all’attivazione dei servizi sanitari di prossimità. Perché non sono stati attuati? Perché le direzioni sanitarie degli ospedali non hanno garantito la riapertura dei presidi? I centri di prenotazione oggi scoppiano, la gente ha bisogno e per accedere ad alcune prestazioni sanitarie ci sono già attese che superano l’anno solare. E, questo, accade solo nel territorio della provincia di Cosenza. Perché? Non viene garantita nemmeno l’urgenza. E chi non può pagare le prestazioni sanitarie private che fa, muore?

È la denuncia del Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, il quale solleva un problema che in queste ore sta interessando tantissimi cittadini del territorio di pertinenza dell’ASP di Cosenza.

«L’Azienda sanitaria di Cosenza – aggiunge Graziano – dal punto di vista organizzativo, oggi, è indietro su tutto. È evidente come la Calabria abbia lavorato scientemente in questi mesi per evitare il diffondersi del virus e dimostrando di avere, pur nelle gigantesche difficoltà di un sistema che fa acqua da tutte le parti, ottimi medici. Ora, però, succede che a causa di certa burocrazia sanitaria (non tutta per fortuna!), da sempre una palla al piede per il sistema assistenziale pubblico, rischiamo di ritrovarci nuovamente ultimi. Tantissime persone – precisa il Presidente del gruppo UDC - mi segnalano che in questo momento la rete degli ospedali spoke della provincia di Cosenza, da Paola-Cetraro a Corigliano-Rossano passando per Castrovillari, è priva della struttura ambulatoriale e poliambulatoriale. E questo perché né la direzione generale dell’Asp, oggi nuovamente vacante dopo le dimissioni del commissario Zuccatelli, tantomeno le direzioni sanitarie dei nosocomi hanno attuato i protocolli per l’apertura delle strutture. Lo hanno fatto in Lombardia, nell’epicentro dell’emergenza pandemica, non lo facciamo in alcune zone della nostra regione dove il virus per fortuna è stato ben arginato. Non bisognava fare nulla di trascendentale se non rispettare le regole di igienizzazione, di distanziamento sociale, di contingentamento dell’utenza e mettere a disposizione di medici e cittadini i dispositivi di protezione individuale. In buona sostanza bisognava fare quello che deve fare un buon manager: organizzare. Eppure, ancora è tutto fermo per un’evidente incapacità ad attuare i protocolli. A cosa servono queste figure – conclude Graziano - se poi non riescono a garantire i servizi minimi ai cittadini?»

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.