13 ore fa:A Lauropoli l'installazione de "L’ultima cena" dell’artista concettuale Enzo Palazzo
15 ore fa:Riaperto (finalmente) al traffico veicolare il Ponte Saraceno a Trebisacce
4 minuti fa:Un passo nel futuro delle telecomunicazioni, a Corigliano-Rossano arriva la fibra... quella vera
13 ore fa:Ripartono i lavori dell'ospedale della Sibaritide, Forza Italia Co-Ro: «Occhiuto ha individuato le risorse»
1 ora fa:Tutto pronto a Civita per le Vallje
4 ore fa:Le Congrè, la Processione dei Misteri e i riti secolari del Venerdì Santo
14 ore fa:Processioni dei misteri, il Comune di Co-Ro ha emanato le ordinanze per la disciplina del transito veicolare
2 ore fa:Medicina all'Unical, dal 3 aprile partono le iscrizioni al test di ammissione
14 ore fa:Unioncamere Calabria, oggi il roadshow “Infrastrutture e intermodalità: leve competitive per gli imprenditori calabresi”
3 ore fa:Poste Italiane, da martedì 2 aprile in pagamento le pensioni

Graziano chiede chiarezza sulla centrale Enel e solidarizza con i lavoratori

1 minuti di lettura

«La loro è la vertenza di migliaia di padri di famiglia della Sibaritide»

Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, solidarizza con i due operai che da ieri stanno presidiando le ciminiere della centrale elettrica turbogas di Corigliano-Rossano dopo che l’azienda dell’indotto con la quale erano assunti, dopo 36 mesi di lavoro, li ha licenziati «La vertenza di Carmine Pontelli e Davide Agrippino è la rivendicazione del diritto al lavoro comune a tanti padri di famiglia della Sibaritide e di Corigliano-Rossano. Dopo aver lavorato una vita a servizio di una grande azienda come Enel, oggi si trovano messi alla porta, senza alcuna prospettiva. Rimango convinto che il futuro di questo territorio e della terza città della Calabria debba passare anche attraverso una serrata concertazione con la holding energetica che, dopo il fallimento del progetto Futur-E (ammesso che ci sia mai stato un progetto Futur-E per la centrale di Cutura-Sant’Irene), ha praticamente deciso di abbandonare quest’area, a due passi dal mare, lasciandoci sopra un ecomostro di lamiere, amianto e cemento armato. Questo non lo consentirò». «Ho già preso contatti con i vertici di Enel – dice Graziano – affinché si possa presto addivenire ad una soluzione lavorativa concreta per i due lavoratori che rivendicano un sacrosanto diritto. Anche se il problema è ben più ampio e riguarda migliaia di persone e famiglie del territorio». «Oggi – aggiunge il consigliere regionale – abbiamo necessità di capire cosa vuole fare una delle società più importanti al mondo in questo territorio. Ci preoccupano i silenzi sul futuro dell’impianto. Enel vuole abbandonare il sito? Benissimo, che presenti allora, con urgenza, un piano di caratterizzazione e bonifica dell’impianto perché nessuno pensi che qui, dopo 40 anni di produzione intensiva e di inquinamento, si possano “levare le tende” a cuor leggero lasciando un territorio, il cui sviluppo è stato pesantemente vincolato dalla presenza dell’impianto, senza averlo prima ripulito e riportato allo status quo ante».
NON CONSENTIREMO CHE SI ASSUMANO DECISIONI SENZA CONCERTAZIONE CON IL TERRITORIO
«Se poi Enel – precisa ancora Graziano - ha altri progetti di rilancio, anche parziale, della centrale è giusto che ne parli ai cittadini del territorio; che si confronti con le istituzioni locali e con la Regione Calabria. Questo sito ha rappresentato uno dei poli di sviluppo più importanti nel contesto calabrese. Non consentiremo che vengano assunte decisioni senza la indispensabile concertazione con il territorio. E non accetteremo nemmeno difetti di comunicazione, così come sono avvenuti in passato quando si paventava una riconversione a carbone del sito. Una cosa è certa il polo industriale di Cutura-Sant’Irene va bonificato con urgenza considerato che quelle torri in cemento armato alte più di 200 metri non hanno più ragione d’esistere. E anche la bonifica – conclude – crea tanti posti di lavoro. Enel si dia da fare».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.