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Giubileo della misericordia, perdonanza ed amnistia

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COMUNICATO STAMPA

Papa Francesco ha intimato la perdonanza per tutti, anche per le donne che hanno fatto aborto (er massimo d'a misericordia! Fino ad oggi, sté mascalzone, venivano, giustamente, precipitate giù all'Inferno).

Appena ha sentito la notizia, il Presidente Grasso, sollecitamente, ha auspicato e rilanciato con la proposta di un'amnistia.

E daje! E che aspettamo?

Si parla di una proposta di legge (pare con NCD primo firmatario): l'adozione del sistema cattolico anche per il Parlamento e l'Italia.

In linea di massima. Quando un parlamentare onorevole (sic), dovesse, Diononvoglia, macchiarsi di un qualche reato (cose di poco conto: truffa, associazione a delinquere, furto con scasso, ricatto, estorsione, corruzione, pedofilia), basterà, secondo la ventilata proposta, che vada dal presidente del Senato Grasso, si confessi, dichiari di essere pentito, ed avrà l'assoluzione. Questo già avviene, ma in via ufficiosa, e senza confessione e pentimento. Una lacuna procedurale che dovrebbe essere colmata.

Per gli Italiani, lo stesso (la legge è uguale per tutti). Un cittadino avrà fatto fuori sei persone? Se l'è pure cucinate a scottadito? Tremendo! Ma se andrà dal Sindaco della sua città, si confesserà, e si dirà pentito, verrà assolto da ogni e qualsiasi colpa.

E mejo de' così?! Finalmente la civiltà del "pijamosela tutti in der culo" ha prevalso. Ce so' voluti secoli, ma ce semo riusciti. E che cazzo! Era ora!

Venti milioni de pellegrini? Ma cento milioni arriveranno a frotte. E ce resteranno in questa terra felix!

Perdonanza per tutti, anche per i Musulmani integralisti dell'Isis: Paradiso anche per loro, anche non pentiti (si chiama dialogo interreligioso).

Indulgenza per i fabbricanti di armi, poverini: non sapevano come le usavano.

Nessun perdono invece per i veri profughi che, impossibilitati a pagarsi il viaggio, devono asfissiare nelle stive o, privi di sofisticati telefoni satellitari, devono affogare in mare su mezzi inadatti (ottima "pubblicità progresso" per tutta la filiera di trafficanti).

La triste immagine del bambino profugo morto sulla spiaggia turca ha commosso tutto il mondo, una profusione di lacrime; tante ne sono state versate, che non ne sono rimaste per piangere i 13.000 bambini che ogni giorno, ripeto ogni giorno, muoiono di fame e per gli altrettanti che muoiono di malattie.

Per accrescere la presenza dei migranti economici clandestini (indulgenza anche per loro) nei lucrosi centri di accoglienza e negli Hotel (la retta di 35 euro al giorno gliela offre lo Stato), ora li prelevano direttamente dalla battigia: giorni fa, 148 libici che si stavano allegramente facendo il bagno in uno stabilimento balneare, sono stati caricati a forza su una nave di soccorso, con ancora indosso le ciambelle a forma di paperella, e trasmigrati nell'Hotel di un noto mafioso siciliano (anche i mafiosi sono diventati buoni ed accoglienti).

Per l'incombente ed improduttivo periodo invernale (mare troppo mosso), si sta progettando di andarli ad acciuffare nelle stazioni sciistiche, mentre sono ancora bloccati dalle cinte delle seggiovie.

Perdonanza ed amnistia per tutti, Urbi et Orbi, meno che per i poveri. Eh beh, sarebbe carina che perdonassero pure stì sciagurati.

Che se ne restino nella loro pena, da vivi e da morti. Che se ne restino pure nelle loro scassate macchine in mezzo alla strada (giustamente cacciati di casa a calci dall'inflessibile Equitalia), o sotto ai ponti (se ne stanno costruendo di nuovi apposta), o nascosti nelle loro misere casupole, nel giusto orgoglio di non mostrarsi; si mettano pure in fila, silenziosi, nelle mense caritatevoli, per avere un piatto di minestra.

E soprattutto tacciano la loro imperdonabile colpa di essere Italiani poveri.

"Beati gli ultimi, perché saranno i primi...". Sì, a crepare.

Maurizio Silenzi Viselli

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.