12 ore fa:Amarelli protagonista alla Milano Design Week
10 ore fa:A Co-Ro il convegno su "La terapia del sorriso: i benefici della clownterapia nei contesti di cura, accoglienza e riabilitazione"
6 ore fa:Il dito o la luna?
8 ore fa:Convegno sulle politiche del mare a Co-Ro, al centro tutela dell'ambiente marino e sicurezza delle attività in mare aperto
9 ore fa:Co-Ro, pubblicato l'avviso di richiesta della concessione demaniale per il mercato ittico
8 ore fa:Il consiglio comunale di Corigliano-Rossano approva il Documento Unico di Programmazione
12 ore fa:All'Archivio di Stato di Cosenza "si viaggerà nel tempo" attraverso la lettura cartografica
11 ore fa:VOLLEY - la Caffè San Vincenzo conquista la Finale del Campionato Under 19 Maschile
11 ore fa:I Giovani Democratici organizzano il dibattito su "Prospettive per il futuro di Corigliano-Rossano"
9 ore fa:Le porte del turismo, Sibari è una stazione ferroviaria fantasma: zero servizi e nessuna hospitality - VIDEO

Giardini delle Esperidi Festival: edificare i luoghi attraverso l'identità

3 minuti di lettura

La prima giornata di Giardini delle Esperidi Festival ha riscoperto il Mediterraneo rurale. Grazie a una rete di partnership con grandi realtà nazionali che condividono gli stessi obiettivi. Proprio sulla condivisione di scopi si fonda il festival che coinvolge i piccoli borghi della Presila. A discutere di aree interne nella magica atmosfera dei boschi di Villaggio Buturo (Albi), il direttore artistico del festival Maria Faragò; insieme a Daniela Toccafondi, Assessore alla Semplificazione e alle Politiche economiche e per il lavoro del Comune di Prato; Sonia Ferrari e Giuseppe Luzzi dalla presidenza del Parco Nazionale della Sila; Carmine Lupia direttore della Riserva Naturale delle Valli Cupe;

Francesco Cuteri, archeologo; Mauro Francesco Minervino antropologo e scrittore; Salvatore Tozzo, vicesindaco di Magisano; Jole Tropeano in rappresentanza dell’Ordine degli architetti di Catanzaro; Francesco Escalona e Daniela Maggiulli, paesologi; Maurizio Alampi, economista e manager di alcuni progetti artistici del festival, che ha moderato la ricca conversazione. Una vera e propria tavola rotonda immersa nei luoghi che si cerca di proteggere. «La rete necessaria per raggiungere l’obiettivo è quella tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini»secondo Alampi «in modo che il Sud non venga più considerato come oggetto di assistenzialismo secolare».

IL BACINO ARCHEOLOGICO DELLA SILA HA BISOGNO DI CONSAPEVOLEZZA

«Per farlo – ha aggiunto Tozzo – è necessario un impegno di unione tra i paesi della Sila; un distretto rurale che per far sentire la sua voce a livello regionale ha già inglobato varie località nel suo GAL dei Due mari. Un impegno per l’ambiente e per i luoghi, ma anche per le piccole comunità che li abitano anima Giardini delle Esperidi. «Bisogna rafforzare le realtà costruttive» secondo Minervino. Ed è questo l’obiettivo condiviso che ha aperto il Festival a connessioni nazionali come quella con il Comune di Prato attraverso Daniela Toccafondi. Che ha accolto l’invito a unire il distretto rurale della Sila Piccola con quello industriale della città toscana. Che ha fatto della sua economia tessile la storia e l’eredità di un luogo.

«Prato, così come parte della Calabria, può sembrare “vittima” di luoghi comuni, ma dobbiamo testimoniare l’esistenza di radici forti e il riconoscimento di una realtà industriale, oltre che contadina, che ha contribuito al successo della regione». È quello che è accaduto con le nostre coste magno-greche, che hanno sfruttato nei secoli le risorse dell’interno, la pece, i minerali, le materie prima alimentari della Sila, ricchezza – sin dai tempi dei romani – della Calabria mediterranea. Questo è ciò che spinge l’archeologo Francesco Cuteri a ricostruire il grande bacino archeologico della Sila, che ha bisogno di «consapevolezza e responsabilità» per raccontare agli stessi calabresi i tesori preziosi delle aree interne: archeologia del sapere, del senso pratico, dell’artigianato, testimonianze inestimabili come la macchina della lana, che Giardini delle Esperidi ha dissotterrato in questi mesi.

GIARDINI DELLE ESPERIDI, NUOVO SGUARDO DA REGALARE A NOI STESSI

Il Parco della Sila ha una varietà etnobotanica incredibilmente vasta, come racconta Carmine Lupia. Che da tre edizioni del Festival ce ne presenta fiori, piante e ricchezze nascoste. «I paesi sono la dimensione intermedia, quella più umana e sostenibile» racconta Minervino. Che nel suo ultimo libro Stradario di uno spaesato (che sarà presentato sabato) in cui ripercorre una Calabria disastrata fatta di piccole realtà che può salvarsi solo se ci si lavora insieme. La partnership del Parco della Sila inorgoglisce i progetti di Giardini delle Esperidi. E li rende sempre più concreti, sempre più possibili. «Da poco il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MAB ha approvato l’iscrizione della Sila come 10° Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO.

Questo nuovo riconoscimento parte da qui, da noi, da iniziative come Giardini delle Esperidi» ha concluso Giuseppe Luzzi, direttore facente funzioni del Parco. «Ci preoccupiamo di riempire gli spazi, credendo di costruire con l’edilizia, in realtà non capiamo che il primo passo per edificare i luoghi è attraverso l’identità e la conoscenza» ha ribadito Jole Tropeano, dall’ordine degli architetti di Catanzaro«Un nuovo sguardo da regalare a noi stessi», ha concluso il direttore artistico Maria Faragò nel presentare il programma di questi giorni. Che prenderà vita grazie a tutti gli artisti giunti oggi dalla Calabria e dalla paesologia di tutta Italia.

DIVERSI PUNTI DI VISTA E IDEE CHE SI SCAMBIANO

A conclusione della serata, nel Borgo Antichi e nuovi sapori al centro di Zagarise che ospita quotidianamente artisti e amici del festival, il concerto di Rosalba Santoro e Michelangelo Musci. Che hanno allietato il pubblico con canti e melodie ormai classiche del nostro sud.

Diversi punti di vista, idee che si scambiano, arti che si contaminano, persone che si conoscono e che creano ricchezza. Questo è Giardini delle Esperidi, un percorso in cammino, in divenire. Dove ognuno ha il suo spazio espressivo. Un percorso che può rivelarsi accidentato, quello della ricostruzione del ricordo e della cura del luogo. Ma quanto più “fangoso” potrà essere, tanto più lascerà le sue orme.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.