L’iniziativa, del tutto personale, intrapresa dal consigliere comunale di maggioranza, Angelo Caravetta, di presentare insieme ad altri ricorso al Tar per bloccare il referendum sulla fusione Corigliano-Rossano, non poteva che provocare reazioni abbastanza piccate e risentite. Soprattutto all’interno di quel gruppo di maggioranza di cui lui fa parte. Ed in effetti i consiglieri Francesco Algieri, Antonio Ascente, Maddalena Avolio, Franco Bruno, Giampiero Dardano e Fabio Olivieri, attraverso un comunicato stampa vanno giù duro nei confronti dell’iniziativa voluta dal collega Caravetta. “Rimaniamo basiti – affermano i sei - che il ricorso venga firmato e/o legittimato politicamente da un consigliere comunale di maggioranza. Ma ancor più grave è il fatto che tutto ciò è stato fatto nascondendo ogni cosa ai consiglieri della sua parte politica. E cioè della maggioranza consiliare che sostiene sin dal giugno 2013 la sindacatura di Giuseppe Geraci e della sua amministrazione. Non si è mai discusso – prosegue la nota - di mettere un freno alla volontà popolare. Anzi abbiamo sempre concordato che bene si era fatto, nonostante la prima frenata, a dare impulso al percorso che portasse al referendum. Per lasciare ad ogni coriglianese ed ad ogni rossanese la possibilità di scegliere il proprio futuro.
FUSIONE, CI DISSOCIAMO DA QUALSIASI PROGETTO INTERPONGA LE CARRIERE AL BENE DEL TERRITORIO
Rimaniamo coerenti con l’impegno assunto nella massima assise. E ci dissociamo dalla iniziativa politica del consigliere Caravetta. Che con quella firma autografa ha fortemente delegittimato la nostra maggioranza consiliare. Minando la sua credibilità. Ci dissociamo da ogni esponente politico e da qualsiasi disegno o progetto che interpone la tutela delle carriere, al bene ed al futuro del territorio. Respingiamo con forza l’idea che le responsabilità del lento sviluppo di questo territorio sia condizionato da manovre “cosentine”. I veri nemici, secondo noi, sono da individuarsi altrove. I consiglieri comunali Algieri, Ascente, Avolio, Bruno, Dardano e Olivieri chiedono all’amministrazione comunale una posizione netta. Affiché si faccia chiarezza, sulla grande questione fusione. Non siamo più disposti a vedere ingannate le nostre dignità personali e politiche su tale argomento. Nel caso in cui i dubbi non verranno chiariti saremo costretti a determinarci politicamente”. Aldilà delle ovvie polemiche, il dato più interessante che emerge da questa nota è che, forse, finalmente sull’intera vicenda fusione il sindaco, Giuseppe Geraci, esprima in maniera chiara ed inequivocabile come voterà insieme all’amministrazione al referendum del 22 ottobre. Fonte: La Provincia di Cosenza
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