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Emergenza Covid, non cessa la polemica tra volontari e comune

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È proprio il caso di dire che la polemica scorre sulla stampa. Nel vero senso della parola. Stiamo parlando del caso, sollevato dall'associazione Le Aquile nei confronti dell'Amministrazione comunale, relativo al servizio prestato al Comune di Corigliano-Rossano dai volontari nel periodo di lockdown. Una rete di volontariato per la quale, al termine del periodo di emergenza, il presidente dell'associazione avrebbe stampato degli attestati di ringraziamento chiedendo al comune di apporvi una firma. Ma dal municipio all'epoca risposero picche. E le motivazioni erano state riportate in una nota dall'assessore alla Protezione civile, Tatiana Novello (qui la risposta Volontari: l’Amministrazione di Corigliano Rossano ribadisce il rapporto di stima). Ma a quanto pare la risposta dell'assessore non sarebbe stata esaustiva. Di seguito, il comunicato dell'associazione di volontariato Aquile. «Gli attestati realizzati dal volontario Borromeo, non sono stati rilasciati dall’Asp di Cosenza, ma sono stati stampati a spese del Borromeo al fine di dare un minimo di riconoscimento ai 26 volontari di varie associazioni che hanno rischiato la vita durante la pandemia Covid dei mesi scorsi. Solo l’Ente comune, se vi fosse stata maggiore disponibilità e sensibilità verso il mondo del volontariato, poteva rilasciare gli attestati, in virtù dell’attivazione delle Associazioni di protezione civile avvenuta con la già citata nota n.29568 del 20 Marzo 2020 ad opera del comune, su richiesta della Regione Calabria». «Inoltre il misero tentativo di discolpa da parte dell’assessore Novello conferma ancora una volta l’atteggiamento sgradevole e accusatorio nei confronti dei volontari Le Aquile, colpevoli, a suo dire di non aver preso parte al servizio di check-point alla sbarra presso i presidi ospedalieri di Corigliano e Rossano. È vero che per l’associazione “Le Aquile” era sempre presente solo il Borromeo, ma si precisa che la Legge 266/91 (legge quadro sul volontariato) e la Legge 383/2000 (disciplina delle Associazioni), prevedono che “il servizio del volontario è prestato in forma libera, spontanea e gratuita…”, quindi solo in questa occasione i volontari Le Aquile, ad eccezione del Borromeo, hanno scelto liberamente di non prestare tale servizio, pertanto accusarli di questo è di pessimo e sgradevole gusto. Inoltre gli stessi volontari dell’Associazione Le Aquile, esperti solo ed esclusivamente nei servizi AIB (Avvistamento Incendi Boschivi) e monitoraggio ambientale (segnalazione discariche), essendo domiciliati e residenti nella montagna di Corigliano, sono impegnati tutti gli anni, oramai dal 2008 nei suddetti servizi in regime di convenzione con l’Ente Parco Nazionale della Sila. Addirittura l’associazione ha conseguito il riconoscimento “incendi zero” negli anni 2016 e 2018, da parte del Parco Nazionale della Sila». «Infine, occorre precisare che circa due mesi orsono, lo stesso Borromeo aveva chiesto più volte al Sig. Sindaco e dall’assessore Novello, con delega alla protezione civile, la possibilità di prolungare l’apertura del COC comunale al fine di organizzare il servizio AIB per la salvaguardia dell’immenso patrimonio boschivo comunale: ancora una volta vi è stato il diniego assoluto da parte del Comune, per dei volontari che erano disponibilissimi ad effettuare il servizio gratuito dato che si prevede un’estate torrida con temperature superiori ai 40 gradi». «Volendo evitare inutili e sterili polemiche, in questa sede l’Associazione “Le Aquile” ripropone pertanto la disponibilità dei volontari ad effettuare il servizio AIB nella imminente stagione estiva 2020, lasciando così aperto un proficuo dialogo di collaborazione con il Comune di Corigliano Rossano e dichiarando ormai chiusa la incresciosa faccenda degli attestati».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.