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#Cariati Pulita, Scorpiniti: urgente bonifica discarica abusiva di contrada Petraro

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Il Comitato #CariatiPulita e il capogruppo consiliare Assunta Scorpiniti intervengono con una nota sulla discarica illegale di contrada Petraro a Cariati. Lo scorso 14 agosto i Carabinieri della locale stazione hanno sottoposto a sequestro penale un’area di contrada Petraro di Cariati, zona agricola a poca distanza dall’abitato. Per la presenza in loco di una discarica illegale. La discarica, individuata tra terreni di proprietà privata e fondi della chiesa diocesana tenuti da affittuari, occupa drammaticamente l’alveo e gli argini del torrente Salice. Il torrente  sfocia nel mare in corrispondenza della zona turistica di Santa Maria.In un nostro sopralluogo abbiamo potuto osservare un vero e proprio scempio ambientale. Il fondo del torrente, al momento in secca, è completamente intasato da montagne di derivati di lavori edilizi, accumuli di eternit. Rottami di elettrodomestici, vetri infranti, rifiuti urbani e scarti di vario tipo.
#CARIATIPULITA, SCORPINITI: BONIFICA E CONTROLLO DEL TERRITORIO
Ciò fa pensare che, con le piene invernali, potrebbero esserci rischi di esondazione. O qualora lo stesso torrente trovasse la via per scorrere, trascinerebbe materiali e infiltrazioni nocive fino al mare. Se non l’ha già fatto, visto che la discarica giace lì da anni. Ci hanno detto alcuni testimoni, che l’hanno documentato. Di analoghi residui è cosparsa anche la scarpata della strada comunale di accesso. Mentre l’intera superficie è annerita da incendi dolosi. Che, confermano gli stessi, vengono regolarmente appiccati per fare spazio ad altri materiali di scarico. Questo, naturalmente, costituisce un disastro nel disastro, poiché è causa di dannose emissioni da eternit e altri materiali tossici. Ma non solo. Da quello che abbiamo potuto vedere, avviene anche, pericolosamente, al di sotto dei pali elettrici di alta tensione. E in prossimità di stalle con bestiame e depositi di carburante delle limitrofe aziende agricole. Abbiamo appreso che solo a seguito di quest’ultima azione di sequestro (ne era stata effettuata un’altra su segnalazione di cittadini, nel 2014, finita nel nulla), e nemmeno un giorno prima, il Comune di Cariati ha chiesto agli organi competenti la bonifica dell’area. Inoltre, abbiamo saputo dalle forze dell’ordine, che a giorni dovrebbero arrivare per le verifiche del caso gli specialisti Arpacal e del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. Allertati dagli stessi colleghi di Cariati che stanno perlustrando il territorio per individuare altre discariche illegali. E da quanto ci hanno riferito, ne hanno già trovate altre.
#CARIATIPULITA,SCORPINITI: IL DEGRADO E' NOTO DA TEMPO
Se questa è, dunque, la situazione, quello che noi chiediamo al Sindaco Greco, quale prima autorità sanitaria e responsabile del territorio comunale, e all’Assessore all’Ambiente, perché, a un anno e passa di Amministrazione, e nonostante le sbandierate comunicazioni di pulizia dei torrenti (e incarichi affidati), non si è intervenuti in un’area. Il cui degrado ambientale era già noto dal 2014, ed ora si è ulteriormente aggravato? Come mai persiste il degrado in altre zone, come località Varco, il cui stato di discarica a cielo aperto noi stessi avevamo segnalato fin dallo scorso febbraio? Dobbiamo credere, allora, che ancora stenta a decollare il decantato strumento del “bilancio ambientale”. Che da programma elettorale della coalizione di governo, doveva servire a “gestire in modo adeguato le questioni ambientali”. Tuttavia, nello spirito di collaborazione con cui vogliamo contribuire al miglioramento delle condizioni di Cariati. A partire dalla tutela ambientale e della salute pubblica, chiediamo all’esecutivo Greco di assumersi il dovere della responsabilità. E non perdere più tempo. Chiediamo di avviare le necessarie azioni di controllo e monitoraggio del territorio integrate con le forze dell’ordine. Per individuare altri scempi o zone inquinate. Di seguire con la massima attenzione l’iter della bonifica, affinché si giunga prima possibile al risanamento dell’area del Petraro. Chiediamo anche ai cittadini, e noi stessi continueremo a farlo, di segnalare, con altrettanto senso di responsabilità, ogni situazione di danno o rischio ambientale. [gallery link="file" ids="55534,55535,55536,55537,55538"]    
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.