17 ore fa:«Sogno una città a misura di giovani che ci permetta di restare»
4 ore fa:Le ricette della tradizione insegnate ai bambini: il percorso identitario dell'Asilo Magnolia di Co-Ro
31 minuti fa:Al Polo Liceale di Rossano una giornata all'insegna della creatività
2 ore fa:Oggi al Giannettasio un gruppo di ingegneri statunitensi apprenderà le tecniche del Day Express
4 ore fa:Il sogno di pace e le tradizioni del popolo ucraino al museo MuMam di Cariati
5 ore fa:Confindustria Cosenza, oggi un incontro sull'Intelligenza Artificiale
1 minuto fa:Parte il primo appuntamento del cartellone eventi “Spring Volleyball School” a Co-Ro
1 ora fa:Apre nel centro storico di Rossano la prima fiera per gli amanti del vinile
51 minuti fa:Il Bilancio di Previsione arriva in Consiglio comunale, giovedì la seduta
1 ora fa:A Montegiordano una strada in ricordo dell'ingegnere Pietro Tarsia

Lacune e omissioni nei controlli. L’allarme sui bilanci di Comuni e Province della Corte dei Conti

2 minuti di lettura

Il check up della Corte dei Conti vede la Calabria in fondo alla classifica per i dati riferiti al 2017. A Siderno sistema inaffidabile, provincia di Vibo “assente” dal 2015, male la Città metropolitana di Reggio. Lamezia e Isola Capo Rizzuto le peggiori

La graduatoria della Corte dei Conti misura la capacità di ciascuna amministrazione locale monitorata di prevenire, individuare e correggere le irregolarità gestionali e gli errori contabili più significativi. Sono 820 gli enti sottoposti al check up: il primo Comune calabrese appare in classifica alla posizione numero 330 (nella fascia a basso rischio di controllo). Questo per chiarire che il primato di Taurianova – comunque da segnalare – si inserisce in un quadro di omissioni e problemi nell’applicazione della normativa, valutata per l’anno 2017 (il termine per rispondere alle domande della magistratura contabile era il 30 settembre 2018). Le valutazioni – avverte la Corte dei Conti – si fondano “esclusivamente sui dati comunicati e non sono stati effettuati riscontri di fatto, né condotte istruttorie nei confronti degli enti. Per tali ragioni, le conclusioni esposte assumono una valenza di valutazione complessiva e sintomatica dell’adeguatezza generale del sistema dei controlli interni attuato nella ristretta cerchia degli enti locali di più grandi dimensioni”. Eppure dei dati si possono trarre sul modo in cui Comuni, Province e Città metropolitane si organizzano per porre un freno a eventuali deragliamenti dei propri conti. Tra le Città metropolitane, per esempio, soltanto Torino e Reggio Calabria si inseriscono nella classe di enti ad “alto” rischio di controllo. Tutte le loro “consorelle” fanno meglio. La casistica calabrese parla anche di enti inottemperanti, rimasti esclusi dall’analisi per non aver inviato i dati o averli inviati tardivamente. Tra questi figurano i Comuni di Corigliano Calabro e Rossano (enti commissariati che si sono fusi il 31 marzo 2018); il caso a parte della Provincia di Vibo Valentia “che, in stato di dissesto dal 2013, non ha trasmesso neppure il questionario 2015”, e il Comune di Rende, “in piano di riequilibrio pluriennale”. C’è chi i dati non li invia affatto e chi li invia ma fa sorgere dubbi sulla loro affidabilità. Per il Comune di Siderno, infatti, la relazione conclusiva parla di “assoluta inconsistenza del controllo sulla gestione”. Il centro della Locri viene inserito nell’elenco degli enti per i quali “il controllo delle Sezioni regionali competenti deve essere particolarmente attento, in quanto il relativo sistema di controlli, non solo sembrerebbe presentare lacune importanti, ma sembra essere sottovalutato dai suoi stessi amministratori al punto da costituire un vulnus per il controllore esterno, che non può assegnare alcun grado di affidabilità all’efficacia del loro funzionamento”. A Lamezia, dove il caos contabile è di casa, il Comune dichiara “difformi tutti i controlli previsti dalla normativa”, mentre tra gli enti che compilano solo una parte del questionario c’è la Provincia di Catanzaro. Queste amministrazioni, sottolineano i magistrati contabili, “con le loro ripetute omissioni denotano l’assoluta inconsapevolezza di aspetti nevralgici dei controlli dagli stessi posti in essere”. Un quadro complicato, seppure non collegato a riscontri sul campo. Un campanello d’allarme per amministratori e cittadini. E un’altra graduatoria in cui la Calabria pare primeggiare nella scarsa efficienza. Lamezia e Isola Capo Rizzuto sono in quart’ultima e terz’ultima posizione su 820 amministrazioni monitorate. Non proprio un risultato per il quale gonfiare il petto. (ppp) La classifica dei Comuni calabresi monitorati (tra parentesi la posizione nella graduatoria complessiva su 820 enti) Taurianova (330) Vibo Valentia (386) Provincia di Crotone (419) Catanzaro (427) San Giovanni in Fiore (475) Montalto Uffugo (477) Cosenza (511) Castrovillari (544) Provincia di Cosenza (548) Acri (563) Reggio Calabria (618) Cassano allo Jonio (651) Palmi (697) Siderno (709) Crotone (763) Paola (773) Provincia di Catanzaro (780) Provincia di Reggio Calabria (791) Città metropolitana di Reggio Calabria (801) Gioia Tauro (811) Lamezia Terme (817) Isola Capo Rizzuto (818)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.