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Area urbana Corigliano-Rossano: disagio sociale, è emergenza. Tante richieste, risorse insufficienti

3 minuti di lettura
di MARTINA FORCINITI e SAMANTHA TARANTINO Fra miseria, disabilità e sempre più numerose richieste di assistenza, mettersi in ascolto delle mille voci del disagio sociale è sempre più difficile. Perché dietro quelle immagini di compostezza, si nasconde la povertà di chi ieri stava bene e poteva godere di un benessere fatto di lavoro quotidiano. Quel lavoro che oggi non c’è più, rendendo un padre di famiglia inutile ed impotente. È una vera e propria emergenza, per la cui gestione i fondi messi a disposizione non bastano mai. Anzi, sono insignificanti. E quindi cibo, vestiario per bambini e adulti, beni di prima necessità sono la disperata supplica che chiedono ragazze madri, famiglie numerose con figli molto piccoli e spesso costrette a fare i conti con improvvise malattie che compromettono equilibri già precari, persone con minacce di sfratto, tossici, ex detenuti e molte, forse troppe famiglie che, con dignità, quotidianamente affrontano il disagio di chiedere. Un’urgenza a cui si aggiunge l’altra piaga che ormai dall’inizio del 2015 sta interessando l’area urbana Corigliano-Rossano e, in generale, tutta la Sibaritide. Quella dei migranti. Una gestione straordinaria alla quale si risponde attingendo da un fondo irrisorio, già inutile ed incapace a sopperire al fabbisogno e alle difficoltà sociali dei residenti. Può la cifra ridicola di 8 mila euro per un comune come Corigliano, di oltre 40 mila abitanti senza contare il sommerso clandestino, rispondere al grido d’allarme provocato dal disagio sociale? Con un tale budget il comune di Corigliano, nello specifico l’Assessorato alle Politiche Sociali gestito da Marisa Chiurco, deve intervenire in quei casi definiti urgenti. Insomma, non solo la cifra è minima, ma anzi a quel poco stanno intervenendo decurtando ulteriormente. Da poco tempo, solo per fare un esempio, sono stati tagliati ben 307 milioni di euro di trasferimento fondi per i comuni. L’Inps, dal canto suo, eroga bonus ed incentivi per famiglie numerose con un minimo di tre figli, contributi libri scolastici e sgravi fiscali per gas e bollette dell’energia elettrica (fondo famiglia della legge di stabilità 2015). I contributi regionali arrivano, sebbene ulteriormente tagliati, per sostenere i soggetti disagiati nell'acquisto di beni primari e spese necessarie. Ad esempio quelle relative all'istruzione, alla salute ed al pagamento di mutui ed affitti. Per cui 50 mila euro è la cifra messa a disposizione come incentivo e sostegno. Diverso è il discorso per quei contributi ministeriali quali i PAC (Piano Azione e Coesione) Anziani, con 500 mila euro finanziati, e PAC Infanzia con 900 mila euro, che serviranno rispettivamente per gli anziani non autosufficienti o con ridotta autosufficienza, a migliorare la qualità di vita nel loro ambiente, evitando l’ospedalizzazione. E poi il più recente Home Care Premium, contributo Inps, un incentivo di 1200 euro per dipendenti e pensionati pubblici che assistono un familiare non autosufficiente. Il problema del disagio tocca Rossano marginalmente rispetto al resto del territorio. Ma l'emergenza c'è. E si sente. Quotidianamente si lotta con quelle criticità dovute all'assenza di strutture e centri accoglienza per disagiati. E, in particolar modo, secondo quanto da noi registrato in colloqui con i responsabili dell'ufficio preposto, pesa la mancanza di assistenti sociali. Qui, infatti, si dispone di un solo operatore a fronte, per esempio, dei 4 di Corigliano e dei 7 di Castrovillari. Qualche decina di migliaia di euro di fondi propri permette all’amministrazione di affrontare per il rotto della cuffia gli allarmi sociali attraverso l’erogazione di contributi una tantum alle famiglie che versano in condizioni di disagio socio-economico familiare, prioritariamente in presenza di persona affetta da grave malattia; per l’acquisto dei biglietti validi per il trasferimento ospedaliero dei pazienti; per l’acquisto di medicinali di fascia A; per il trasporto urbano gratuito in favore di 50 anziani e/o invalidi. Infanzia, assistenza ad anziani e non autosufficienti sono gli ambiti in cui si interviene prioritariamente. Anche con i fondi ministeriali che, nel 2014, hanno messo a disposizione del distretto comprensoriale comprendente 7 comuni di cui Rossano è capofila, 491 mila euro di finanziamenti nell'ambito dei PAC infanzia e 397 mila euro in quello dei PAC anziani. Ma anche qui viene si inciampa nell’ennesima complicazione se è vero, come lo è, che il Ministero degli interni eroga i finanziamenti in tranche pari al 5% dell'ammontare. Così, a conti fatti, il comune è costretto a pagare la ditta che esplicita il servizio a 20 mila euro alla volta. Con tutti i rallentamenti e i singhiozzi del caso. Un po' più rosea la situazione dei fondi regionali, soprattutto per la fascia degli anziani e dei non autosufficienti, per cui sono già in itinere 2 progetti per un totale di 232 mila euro di finanziamenti. Degrado e disagio si diffondono sempre di più nel tessuto delle nostre città. Gli inevitabili effetti, sicuramente più tangibili nelle grandi aree metropolitane, hanno stretto i loro tentacoli anche sulle nostre piccole realtà. Aggravati dalla dilagante crisi economica. Lasciati alla drammaticità di non poter essere gestiti per i continui tagli ai comuni. Mentre viene completamente smantellato quello stato sociale per cui i sindaci, fino a ieri, facevano anche da assistenti sociali. Certo, qui non si erigono barriere e mura scaccia migranti. E le carenze di risorse umane e finanziarie non impediscono ai nostri comuni di accollarsi i rischi delle nuove emergenze. Ma, lungi dal fare propaganda fine a sé stessa, non sarebbe forse il caso di destinare le poche risorse ammucchiate nelle nostre casse alla risoluzione dei macroproblemi del territorio?
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.