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Alternanza scuola-lavoro, Perla di Calabria esempio di professionalità

2 minuti di lettura
di MARTINA FORCINITI Le buone pratiche di alternanza scuola-lavoro ci sono e rappresentano una sfida da non perdere. Le prassi valide e serie, in effetti, emergono e confermano come in contesti dove imprenditoria e formazione dialogano “usando la stessa lingua”, si producono e colgono frutti concreti e immediati. Una formula pensata per garantire la massima efficacia e un coinvolgimento estremamente partecipante degli studenti coinvolti nel programma è quella proposta da Perla di Calabria, liquorificio rossanese che ha fatto dell’artigianalità e della tradizione identitaria jonica le punte di diamante di una mission aziendale che punta tutto sulla tipicità. Lungi dall’essere organizzato e vissuto come semplice e formale adempimento di ore, il progetto di alternanza condiviso con l'Istituto agrario Ettore Majorana, diretto dalla preside Pina di Martino, ha coinvolto i giovani partecipanti in un’esperienza attiva e appassionante; calata in un’atmosfera familiare e fortemente stimolante. “Durante l’anno – ci racconta la consulente Teresa Sifonetti – abbiamo avuto modo di constatare quanto sia grande la volontà degli studenti di comprendere a fondo il mondo del lavoro; e, in particolare, le dinamiche della nostra produzione artigianale. In questo senso, molto hanno inciso lo sprone e l'incisiva collaborazione della preside De Martino e degli insegnanti, nelle figure del responsabile Rocco Carbone e dei referenti Sabrina Scaglione e Giovanni Mastroangelo.  Una collaborazione attiva che è sintomatica di come l’alternanza funzioni a dovere laddove ci siano volontà e senso di responsabilità da entrambe le parti”.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, STUDENTI COINVOLTI ATTIVAMENTE IN UN'OTTICA DI CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Un delicato ma funzionale approccio al lavoro che ha incoraggiato gli studenti ad affrontare l’impegno con volontà e rinnovata curiosità. Attraverso la costruzione di un percorso che gli permettesse effettivamente di vivere l’attività lavorativa da protagonisti. Sentendosi partecipi e godendo della possibilità di toccare con mano i sistemi operativi aziendali. “Ogni tre settimane gruppi di tre ragazzi, ognuno con un ruolo predefinito, ha seguito in ogni sua fase la trasformazione della materia prima in prodotto finito . Dalla scelta delle erbe sino all’imbottigliamento, passando per l’etichettatura e l’assegnazione del lotto di produzione; fino alla fase finale dell’imballaggio. Una partecipazione attiva che ha fornito loro fattivi spunti sulla propria formazione futura. In un’ottica – certamente non trascurabile – anche di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica. Ringraziamo l’Istituto agrario Majorana, in particolare la preside Pina De Martino; senza la cui cooperazione non avremmo certamente potuto ospitare un'esperienza talmente piacevole e formativa per tutti gli attori coinvolti. Esempio emblematico di una compartecipazione fra azienda e istituto scolastico che ha dato vita a un modello prezioso e vincente di alternanza scuola-lavoro". Un esempio di professionalità e affidabilità, quello incarnato da Perla di Calabria, che è stato riconosciuto anche dall’Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano. Che sabato scorso, 4 novembre, ha fatto visita istituzionale a un’azienda pronta a spendersi e a operare anche nel sociale. L’8 dicembre infatti, in occasione della ricorrenza dell’Immacolata, l’azienda ospiterà i bambini della Cooperativa Aquilone. Permettendo ai piccoli ospiti di concretizzare il proprio sogno di incontrare Babbo Natale.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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