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Alla Provincia di Cosenza si discute di verità sulla tecnologia 5G tra sviluppo, innovazione e rischi per la salute dei cittadini

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Tutelare in primis la salute dei cittadini e capire quali sono i pro e i contro di questa nuova tecnologia 5G. Chiarire qual è la reale situazione oggi e se le preoccupazioni per la “proliferazione di antenne” sono fondate o meno. Ecco perché la Provincia di Cosenza ha organizzato un incontro dal tema “Verità sulla tecnologia 5G. A colloquio con coloro che studiano, ricercano, scoprono. Soluzioni di scienze e di diritto”.

A snocciolare dati, a porre una serie di questioni relative alla sicurezza di questa nuova tecnologia e a spiegare nel dettaglio in cosa consiste il 5G sono stati studiosi, ricercatori, avvocati, fisici, matematici e associazioni provenienti da varie parti d’Italia.

“È una tematica di estrema importanza, per questo ho voluto sollecitare una discussione aperta a tutti. Sicuramente non è facendo allarmismo che ci si può approcciare a questa nuova frontiera della tecnologia – ha affermato il presidente della Provincia Franco Iacucci -.  Ma dobbiamo dare ai sindaci gli strumenti necessari per valutare se e quando verrà richiesta loro un’autorizzazione per la sperimentazione. Bisogna proteggere i bambini e tutti i cittadini. Informare è indispensabile ed è necessario capire gli effetti sanitari, a breve e lungo termine, dei campi elettromagnetici a radiofrequenza”.

In Calabria sono quattro i Comuni pilota coinvolti nella sperimentazione del 5G: Capistrano, Sorianello, Canolo e Sorbo San Basile. Ha assicurato Vincenzo Nania, sindaco di Sorbo San Basile: “il Comune non è stato coinvolto in questa scelta che è stata calata dall’alto. Non siamo prevenuti, ma vorremmo maggiore chiarezza e sapere dal Ministero e dai responsabili delle Telecomunicazioni quali sono i rischi e gli effetti per la popolazione”.

“Anch’io sono sindaco di un piccolo comune calabrese, Aiello Calabro, ma prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati – ha sottolineato Franco Iacucci - i dubbi sono tanti, così come le preoccupazioni per la salute della popolazione. Come istituzione sovra comunale abbiamo il dovere di stimolare approfondimento e riflessioni su tematiche che impattano direttamente sui territori e che implicano responsabilità da parte dei sindaci. Il 5G oggi assume certamente un ruolo importante e significativo non solo in termini di innovazione ma anche e soprattutto in termini di investimenti che ruotano intorno a questo settore”.

“L’Istituto Superiore della Sanità, Mise, Inail non dispongono di studi sull’innocuità dei campi a frequenza 5G”. Ad affermarlo Stefano Bertone, esperto in danni di massa, dello studio legale torinese Ambrosio e Commodo. Tra i vantaggi dichiarati “velocità di comunicazione di 10 Gbit/s, 100 volte superiore a quella del 4G. Il numero di terminali che si possono connettere contemporaneamente è moltiplicato per 100, permettendo un milione di oggetti connessi per chilometro quadrato”.

Incalzati dalle domande della psicologa Maria Enrica Costabile, studiosi, avvocati e docenti presenti hanno illustrato le ricerche fatte negli ultimi anni. Il ricercatore dello studio Ramazzini, Andrea Vornoli, ha spiegato che “entro i prossimi due anni, il 5G è destinato a rappresentare un cambiamento sociale senza precedenti su scala globale. Ma bisogna evitare di commettere gli errori del passato e l’auspicio è che vengano adottate misure immediate per proteggere l’umanità e l’ambiente”.

A discuterne, nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, anche Luigi Angeletti (avvocato, amministrativista, studio Ambrosio e Commodo - Torino); Andrea Grieco (professore di fisica e matematica, esperto di elettrosmog – Milano); Maurizio Martucci (giornalista e scrittore); Giancarlo Spadanuda (Ing. CTU della Magistratura per l’Elettrosmog); Agostino Di Ciaula (presidente del Comitato Scientifico ISDE).

“Migliaia di studi attestano che queste onde radio hanno degli effetti su tutti gli esseri viventi. E alcuni effetti possono essere dannosi”, ha sottolineato il professore Andrea Grieco. A puntualizzare la questione anche Agostino Di Ciaula: “ad oggi agli italiani non è stata fornita una documentazione adeguata e corretta sul 5G. Si pensa comunemente che sia un semplice superamento del 4G, una cosa che permetterà di avere telefonini più veloci e di scaricare più rapidamente la propria serie televisiva. Non si sa invece che l’infrastruttura per il 5G è una cosa estremamente complessa che non sostituirà ma affiancherà l’esistente con una moltiplicazione a delle esposizioni a radiofrequenze. E soprattutto la popolazione non è a conoscenza delle preoccupazioni espresse a livello internazionale da centinaia di autorevoli scienziati, esperti in questo settore, che ormai da anni stanno manifestando le proprie preoccupazioni per la tutela della salute pubblica”.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.