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Al voto 4 comuni dell'Alto Jonio

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Di FRANCO MAURELLA Indiscutibilmente, i comuni più importanti ‒ poiché i più popolosi ‒ nel voto amministrativo di maggio per la provincia cosentina, tralasciando la città capoluogo, sono Rossano, Cassano allo Jonio e Cariati. È in questi comuni che principalmente si gioca la partita politica tra centrosinistra e centrodestra, seppur tante liste saranno camuffate da civiche per catturare consensi che, diversamente, non sarebbe facile ottenere sotto l’egida di una sigla partitica. Nel suo piccolo, anche l’Alto Jonio cosentino offre confronti interessanti tra centrosinistra e centrodestra nei quattro comuni chiamati al voto amministrativo. Nel loro caso, è opportuno precisare che, avendo i comuni in cui si vota una popolazione inferiore ai 5mila abitanti, non vi è preclusione per ricandidature ed eventuali mandati amministrativi oltre il secondo consecutivo. In sostanza, un candidato può ripresentarsi per più elezioni amministrative consecutive, così come può espletare il mandato di sindaco ben oltre i due mandati consecutivi. I COMUNI DELL’ALTO JONIO INTERESSATI AL VOTO AMMINISTRATIVO Sono quattro i comuni dell’Alto Jonio cosentino chiamati alle urne per le elezioni amministrative del prossimo maggio, tutti con popolazione inferiore ai 5mila abitanti: tranne Albidona, che ha il sindaco Salvatore Aurelio alla conclusione del secondo mandato e che può tranquillamente ricandidarsi, gli altri comuni hanno tutti sindaci al primo mandato: Amendolara (Antonello Ciminelli), Francavilla Marittima (Leonardo Valente) e San Lorenzo Bellizzi (Antonio Cersosimo). Dei quattro comuni chiamati alle urne, due sono a maggioranza di centrosinistra (Albidona e San Lorenzo) e due a maggioranza di centrodestra (Amendolara e Francavilla Marittima). A meno di quattro mesi dal voto, vediamo come ognuno dei comuni in cui si vota si prepara all’evento elettorale. ALBIDONA Ad Albidona, il sindaco uscente Salvatore Aurelio ha dichiarato che farebbe ben volentieri a meno di una terza candidatura e di un eventuale terzo mandato amministrativo. Aurelio resta, comunque, uomo di partito e, ad Albidona, forse caso più unico che raro, sono 60 anni che governa un monocolore socialista. Se, dunque, il partito dovesse chiedergli, nell’interesse della comunità, di ricandidarsi per il terzo mandato, quasi certamente non si tirerebbe indietro. Alla base di una rinuncia preventiva al terzo mandato, vi sono due episodi che nel 2015 ne hanno mortificato l’azione politico-amministrativa: la chiusura con catene del municipio, da parte di ignoti e, ancor più grave, l’incendio del portone d’ingresso della sua abitazione nella notte di Ferragosto, con le fiamme che si stavano propagando in casa dove dormivano anche il figlio, il nipotino e altri congiunti. Episodi che lo hanno segnato. Ma Salvatore Aurelio, se fosse chiamato a ricandidarsi, per il bene della comunità, siamo certi che non si tirerebbe indietro. Il suo avversario di 5 anni fa, Vincenzo Napoli, pare non abbia alcuna intenzione di impegnarsi ancora politicamente, mentre l’avvocato Alessio Lizzano, altro storico avversario politico dei socialisti, rientrato ad Albidona dopo una esperienza lavorativa a Mantova, espressione politica di Italia dei Valori ormai alle macerie, sarebbe disposto a guidare una coalizione alternativa a quella di Aurelio, purché vi sia il necessario consenso intorno al suo nome. AMENDOLARA Diversa la situazione ad Amendolara dove Antonello Ciminelli si appresta a ricandidarsi per il secondo mandato amministrativo. La sua coalizione pare salda e, a parte piccoli eventuali ritocchi, non dovrebbero esserci problemi a mettere su una lista competitiva. Nel corso del quinquennio, la coalizione di maggioranza guidata da Ciminelli, avvocato al suo primo mandato, qualche pezzo lo ha perso ma considerato che sta per giungere al traguardo naturale del suo mandato, siamo portati a ritenere che le defezioni siano state indolori. Chi è ancora alla ricerca della squadra è il centrosinistra che è pressato dal raggiungimento di una sintesi costruttiva tra Pd, Sel e società civile. Dopo la sconfitta del 2011 con candidato a sindaco Franco Melfi, il centrosinistra non può permettersi passi falsi. Il segretario politico cittadino del Pd, Pompea Paladino, ha cominciato ad avviare incontri e contatti ma ancora di concreto non vi è nulla. La terza lista, nel 2011 rappresentata da Gaetano Rotondò, non parteciperà all’evento elettorale e ciò consentirà di tornare ad una competizione a due che riteniamo più logica e democratica per un comune di 3mila abitanti. FRANCAVILLA MARITTIMA A Francavilla, si pone il problema della successione del sindaco uscente Leonardo Valente che, pur essendo al primo mandato e pur avendo, a giudizio pressoché unanime, operato bene, non ha alcuna intenzione di ricandidarsi. Per Valente, espressione politica dell’Udc, il rispetto delle regole è fondamentale nell’amministrazione di una comunità, mentre la politica non risparmia il compromesso. Inaccettabile per il sindaco uscente il cui posto potrebbe essere preso dall’attuale vicesindaco, Giancarlo Chiaradia, coordinatore locale di Fi, candidatosi con una terza lista nel 2011 e avviato il suo mandato di consigliere comunale tra i banchi dell’opposizione. Nel corso del mandato, Chiaradia ha trovato con Valente anche una sintesi politica, tanto da diventare organico alla maggioranza e assumere l’incarico di vicesindaco e di assessore. Da qui, riteniamo che possa essere proprio lui ad assumere la guida del centrodestra nella prossima competizione elettorale, raccogliendo il testimone da Valente. Il centrosinistra è ancora alle grandi manovre e non è dato sapere se Paolo Munno che ha amministrato Francavilla dal 2006 al 2011 e oggi è capogruppo di opposizione, abbia o meno intenzione di rappresentare l’alternativa al centrodestra di Valente e Chiaradia. SAN LORENZO BELLIZZI A San Lorenzo, il sindaco uscente, Antonio Cersosimo, è pronto a ricandidarsi alla guida di una coalizione di centrosinistra. Nessun dubbio o perplessità sulla sua candidatura per il secondo mandato amministrativo. Il dubbio nasce dalla possibilità che Cersosimo non abbia avversari. Competitor cercasi per evitare liste civetta che rappresenterebbero un duro colpo per la democrazia. Lorenzo Tricoci, storico esponente locale di Fi e oggi coordinatore zonale, è pronto a fare da chioccia ad eventuali candidati per il ruolo di sindaco e di consiglieri comunali.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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